Politica
Cecilia Sala, Cirielli ottimista: "Scarcerazione in tempi ragionevoli grazie ai rapporti con Teheran”
Sull'arresto della giornalista italiana in Iran parla il viceministro degli Esteri
Cecilia Sala arrestata in Iran, parla il viceministro degli Esteri Cirielli
"Innanzitutto devono formalizzare l'accusa. Se non sappiamo di cosa è accusata, non si può fare neanche una previsione concreta. Non penso a tempi rapidissimi, ma ragionevoli". Lo ha detto il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, intervistato da La Repubblica in merito alla carcerazione in Iran della giornalista Cecilia Sala, sulla cui liberazione, sottolinea, "siamo cautamente ottimisti". "Il ministro Tajani, su incarico del presidente Meloni, sta facendo i passaggi tramite la nostra ambasciata. E ci sono canali riservati. Stiamo cercando innanzitutto di capire di cosa è accusata, visto che le accuse non sono state formalizzate - spiega Cirielli - In linea di massima, immaginiamo che ci sia qualche violazione protocollare legata al suo lavoro di giornalista, comportamenti che da noi non sono reato. Quindi giocheremo sulla difformità degli ordinamenti giuridici. E utilizzeremo il fatto che in Occidente siamo quelli che hanno rapporti migliori con l'Iran".
Quello del viceministro "è un ottimismo basato sulla capacità, non solo del governo attuale, di rapportarsi con Teheran, che ci considera un interlocutore privilegiato. Poi la giornalista è molto capace, non abbiamo motivo di ritenere che abbia fatto qualcosa di grave o di oggettivamente sbagliato, anche alla luce del nostro ordinamento". Per quanto riguarda il trentottenne iraniano arrestato a Malpensa "non c'è alcuna correlazione, ma potrebbe non essere estradato, ha commesso un reato soggettivo, Nordio sta studiando le carte", spiega Cirielli.
LEGGI LE NOTIZIE DI POLITICA