Centrodestra, divorzio tra Salvini e Berlusconi
Lega, le parole di Giorgetti segnano la svolta. Furiosi Maroni e Bossi
Il dado è tratto. Le strade della Lega Nord e di Forza Italia stanno per dividersi. Probabilmente per sempre. Che Matteo Salvini sia furioso con Silvio Berlusconi e con Stefano Parisi è cosa nota. Ma nel Carroccio c'è un politico che è la vera mente di tutte le strategie della Lega: dalle alleanze all'organizzazione del movimento. Non si tratta di Umberto Bossi e nemmeno di Roberto Calderoli o di Roberto Maroni, bensì di Giancarlo Giorgetti. L'ex presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio, attuale vicesegretario federale, ha parlato alla festa della Lega Nord Romagna in corso a Milano Marittima. E il suo passaggio chiave è stato "senza Berlusconi prendiamo più voti e possiamo vincere".
Ecco la svolta. Giorgetti, uno dei saggi scelti da Napolitano dopo la sua rielezione al Quirinale (l'unico della Lega stimato da Re Giorgio), è stato l'uomo che per lunghi mesi ha dialogato con Forza Italia (Romani e Matteoli) e con Fratelli d'Italia (La Russa e Fidanza) per arrivare alle candidature alle Amministrative. E soprattutto è la figura nella Lega che consiglia e indirizza le scelte politiche e strategiche di Salvini. Giorgetti sarebbe potuto (e per molti anche dovuto) essere il segretario federale dopo Maroni, ma non ama parlare con i giornalisti e apparire in televisione.
E' un politico abilissimo e astuto (ha il fiuto di Bossi al quale è stato vicino fin da prima della malattia) e quando parla (raramente) dosa attentamente le parole. Lavora dietro le quinte e se si è espresso in quel modo vuol dire che la situazione tra Lega e Forza Italia è davvero vicinissima alla rottura definitiva. Cosa che non piacerà affatto né a Roberto Maroni (che flirta con Parisi e apre al polo moderato) e neanche a Umberto Bossi ancora fortemente legato a Berlusconi. Ma tutta l'attuale classe dirigente della Lega è con Salvini (e con Giorgetti). Dai capigruppo Fedriga e Centinaio fino a Luca Zaia, Gianluca Pini, Paolo Grimoldi e Alessandro Morelli. Le dichiarazioni di Giorgetti, che a differenza del leader parla due o tre volte all'anno, segnano davvero una svolta storica per il Centrodestra italiano.