Centrodestra, Salvini fuori dal Parlamento? Ennesimo schiaffo di FI alla Lega
Ricorso di una candidata di Forza Italia. A rischio il seggio di Salvini al Senato
Nel giorno del vertice tra i leader del Centrodestra ad Arcore, in vista del secondo giro di consultazioni al Quirinale, scoppia un altro terremoto nella coalizione con un clamoroso schiaffo di Forza Italia a Matteo Salvini. Errori nei verbali della Corte d’Appello di Catanzaro e rischia di saltare il seggio “calabrese” del leader della Lega. Un errore che, se dovesse essere confermato dalla futura giunta per le elezioni del Senato, costringerebbe Salvini a cedere il posto a Fulvia Michela Caligiuri, candidata al secondo posto nel listino proporzionale di Forza Italia.
Un’ipotesi che lascia a Salvini non pochi dubbi sull’eventualità di poter recuperare il proprio seggio in una delle altre regioni dove era candidato. Il Rosatellum ha imposto che gli scattasse in Calabria, nella circoscrizione dove la Lega ha ottenuto il quoziente più basso, e adesso non c’è una norma che preveda un effetto domino. Il rischio è che Salvini rimanga fuori dal Parlamento.
A insidiare il seggio del numero uno della Lega - scrive il Fatto - è il ricorso presentato dalla candidata Caligiuri al presidente del Senato. Dopo aver perso con oltre 65 mila voti il collegio uninominale di Cosenza (andato al grillino Nicola Morra), Caligiuri ha visto fallire anche la possibilità di essere eletta nel listino dove il partito di Berlusconi è riuscito a prendere un solo senatore.
Il secondo non è scattato perché il riparto dei seggi, “operato dall’ufficio elettorale centrale e dell’ufficio elettorale regionale”, è stato “in favore della Lega”. Ciò è avvenuto, secondo la candidata Caligiuri, perché “in Corte d’Appello a Catanzaro sono state invertite le colonne dei voti di Forza Italia con le colonne dei voti di Fratelli d’Italia”.
“In molte sezioni, di cui ho acquisito i verbali – aggiunge – i voti erano riportati al contrario. Questo è avvenuto un po’ in tutta la Regione. Rifacendo i calcoli, in realtà il seggio era scattato per Forza Italia e non per la Lega”.
“Errori marchiani – spiega l’avvocato Oreste Morcavallo che assiste la candidata cosentina di Forza Italia – Credo che sia un dato completamente falsato”.
Ecco perché, al primo punto, il legale calabrese contesta il “verbale di proclamazione nella parte in cui è stato proclamato eletto nel collegio plurinominale della Calabria per il Senato della Repubblica il candidato Matteo Salvini”.
Nel ricorso, infatti, si legge di “gravi irregolarità” ma soprattutto “errori di trascrizione” che hanno riguardato centinaia di sezioni e che hanno portato a “un notevole divario tra i voti effettivamente conseguiti e quelli risultanti dai verbali poi utilizzati ai fini del calcolo complessivo dei voti”.
“Sono circa 2700 voti – spiega la Caligiuri – che, calcolando il quoziente del resto, farebbero scattare il seggio a Forza Italia e non alla Lega. La cosa che mi è dispiaciuta di più è che noi avevamo fatto presente queste anomalie già alla Corte d’Appello chiedendo di correggere in autotutela. Ci hanno risposto che non si può fare nulla e hanno fatto la proclamazione mantenendo questi errori. Io non do colpe a nessuno ma è una questione di rispetto e di legalità. Avendo preso anche 66mila e 500 voti, devo difendere chi mi ha dato fiducia. È giusto che il seggio vada a Forza Italia”. E non a Matteo Salvini.