Politica

Concordato, primissimi segnali "discreti" sulla riapertura fino al 12 dicembre. Cauto ottimismo nella maggioranza. Esclusivo

Di Alberto Maggi

Decisivo per il taglio dell'Irpef e flat tax per le partite Iva

Nella maggioranza e soprattutto in Fratelli d'Italia si respira un cauto ottimismo sulla possibilità che al 12 dicembre possa entrare nelle casse dell'Erario un altro miliardo abbondante di euro per arrivare complessivamente a 2,5 miliardi e forse anche 2,6 o 2,7


I dati sono assolutamente riservatissimi e li ha soltanto la Ragioneria Generale dello Stato e, politicamente, il dossier è nelle mani del vice-ministro all'Economia di Fratelli d'Italia Maurizio Leo. Stiamo parlando ovviamente della riapertura del concordato fiscale fino al 12 dicembre che, nella prima fase terminata al 31 ottobre, ha fruttato alla casse dello Stato 1,3 miliardi di euro. Troppo pochi per fare interventi incisivi sulla Legge di Bilancio in Parlamento. Ma - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - i primissimi segnali sulla riapertura del condono sarebbero, stando alle fonti autorevoli, "discreti".

Nulla di clamoroso ma non un flop, insomma. Nella maggioranza e soprattutto in Fratelli d'Italia si respira un cauto ottimismo sulla possibilità che al 12 dicembre possa entrare nelle casse dell'Erario un altro miliardo abbondante di euro per arrivare complessivamente a 2,5 miliardi e forse anche 2,6 o 2,7. A quel punto la cifra sarebbe sufficiente per ampliare la platea dei beneficiari della riduzione dell'aliquota fiscale dal 35 al 33% fino a 50mila euro lordi annui e per innalzare di 5 o 10mila euro il tetto per le partite Iva che godono del regime fiscale della Flat Tax al 15%, oggi fermo a 85mila euro.

Confermato, ma su questo non ci sono dubbi, un piccolo ritocco al rialzo delle pensioni minime che non sarà più di soli tre euro al mese. Presto per fare bilanci, siamo solo al 27 novembre, ma, come detto, i primissimi segnali assolutamente ufficiosi segnalano un andamento "discreto" e generano un cauto ottimismo nella maggioranza e in Via XX Settembre, in particolare nello staff del vice-ministro Leo.