Politica

Ucraina, è tornato l'asse giallo-verde. M5S e Lega hanno un “DNA” politico simile

Azione di “disturbo” nel Centrosinistra e nella maggioranza

di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista

La Lega e il M5S potrebbero, nei prossimi mesi, fare una sorta di “asse situazionale”
 

L'opposizione congiunta della Lega e del Movimento Cinque Stelle all'invio di truppe italiane in Ucraina potrebbe far pensare a una rinascita dell'asse che aveva portato, nel 2018, alla formazione del primo governo Conte. L’ipotesi è suggestiva, però a fronte di qualche somiglianza ci sono alcune differenze significative da considerare.

Per quanto riguarda le somiglianze, colpisce la convergenza su temi specifici. Come nel caso appunto del primo governo Conte, Lega e M5S mostrano una comunanza di intenti su questioni specifiche di politica estera, come in particolare l’adozione di una “postura” distintiva sul ruolo del nostro Paese nella complessa vicenda della guerra fra Russia e Ucraina. E questo può far pensare a un possibile più generale orientamento similare quanto a strategia politica. In altre parole, entrambi i partiti potrebbero cercare di capitalizzare il consenso popolare opponendosi a decisioni impopolari, quale sarebbe sicuramente quella di mandare soldati italiani in un vero teatro di guerra.

In termini invece di differenze, va rimarcato che il contesto politico attuale è molto diverso da quello del 2018. All'epoca, i due partiti avevano il naturale interesse a provare ad andare al governo assieme, mentre ora sono in opposizione reciproca e, soprattutto, in coalizioni diverse. Inoltre, nonostante la convergenza su alcuni temi, ci sono ancora molte e significative divergenze tra i due partiti su altre questioni politiche e programmatiche.

La mia opinione è che la Lega e il M5S potrebbero, nei prossimi mesi, fare una sorta di “asse situazionale”. Ossia esercitare contemporaneamente, la Lega a centrodestra e il M5S a centrosinistra, un’azione di “disturbo” rispetto ai partiti principali delle rispettive coalizioni (ossia FdI e Pd). Attuata volta per volta, appunto su singole questioni, senza una prospettiva più strategica di riavvicinamento reciproco. 

Il fatto è che la Lega e il M5S hanno dei tratti costitutivi comuni. Entrambi i partiti sono noti per il loro approccio populista, cercando di rappresentare gli interessi del “popolo” contro le élite politiche tradizionali. In secondo luogo, sia la Lega che il M5S esprimono posizioni critiche verso l'Unione Europea, sebbene con intensità e sfumature diverse. La Lega è stata storicamente più euroscettica, mentre il M5S ha mostrato un euroscetticismo più moderato. Infine, entrambi i movimenti si propongono come alternative ai partiti politici tradizionali, criticando l'inefficienza del sistema politico esistente e promuovendo un rapporto più diretto fra leader e cittadini.

In conclusione, è il “DNA” politico per certi versi simile che spinge la Lega e i Cinque Selle a convergere su alcune iniziative, attuando quello che prima ho chiamato “asse situazionale”.