Politica
Coronavirus, aziende "fase 2" dal 4 maggio. Cittadini in quarantena fino al 18
Possibili differenze tra regioni, in base alle esigenze. Riaprono librerie e cartolerie. No a bar e ristoranti
Coronavirus, aziende "fase 2" dal 4 maggio. Cittadini in quarantena fino al 18
L'emergenza Coronavirus in Italia continua e così anche la quarantena. Anche la data del 13 aprile non sarà quella del via libera definitivo. E' ancora presto per il comitato tecnico-scientifico per far scattare la "fase 2" e il governo si adegua. Possibile che la graduale ripartenza avvenga con differenze tra regione e regione. È questa - scrive il Corriere della Sera - la linea decisa da Palazzo Chigi per gestire l’emergenza da coronavirus a partire dal 4 maggio. Già domani il premier Giuseppe Conte potrebbe firmare il nuovo decreto per confermare i divieti di spostamento per i cittadini e autorizzare alcune imprese a riprendere l’attività subito dopo le vacanze pasquali. Possibile la riapertura di cartolerie e librerie. No a bar e ristoranti.
La strada è dunque tracciata. Fino al 13 aprile, Pasquetta, tutti a casa e uscite soltanto per andare al lavoro e fare la spesa, ma nei giorni successivi alcune imprese otterranno il via libera a riprendere l’attività se dotate di tutti i dispositivi di sicurezza per i lavoratori. Dal 4 maggio, - prosegue il Corriere - passati i due “ponti” festivi che potrebbero spingere la gente a riversarsi in strada o peggio a organizzare gite fuori porta, comincerà la vera «fase 2». Ma solo se l’indice R0 sarà prossimo alle zero, e per questo fino ad allora è fondamentale rispettare la regola di rimanere a casa.
Le riaperture di altre aziende saranno pianificate con le Regioni tenendo conto dei diversi indici di contagio e soprattutto delle misure di contenimento che ogni governatore sarà in grado di garantire, ma l’ultima parola spetterà al governo. Anche perché —come già accade adesso— nessuna norma potrà essere in contrasto con quelle emanate da palazzo Chigi. Conte ha già insediato un gruppo composto da sociologi, psicologi e manager dell’organizzazione del lavoro, che affianchi il Comitato tecnico-scientifico. Ci saranno turni e fasce orarie per i lavoratori che non sono in smart working e anche alcuni negozi potranno tirare su le saracinesche, garantendo però l’ingresso scaglionato come avviene adesso per supermercati e farmacie.