Politica
Coronavirus, Conte: "Sfida epocale per l'Europa, eviti errori tragici"
Coronavirus, Conte sfida Ue: super-plan ora o Italia avanti sola. Serve uno European Recovery and Reinvestment Plan
Il Coronavirus rappresenta "una sfida epocale per l'Europa": e' l'avvertimento del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che in un'intervista al Sole 24 Ore ha invitato l'Ue "a non compiere errori tragici" e ha sottolineato che "l'intero edificio europeo rischia di perdere la sua ragion d'essere". L'Italia, comunque, andra' avanti lo stesso, perche' "l'inerzia consegnerebbe ai nostri figli il costo immenso di un'economia devastata", ha detto Conte. Il premier ha ribadito la proposta italiana che e' "sul tavolo", un piano e un bond per ricostruire l'economia" e ha ammesso che con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, c'e' stato "un confronto franco e duro".
Al Consiglio Ue "piu' che un litigio e' stato un confronto duro e franco", ha detto il premier del dibattito con la cancelliera, "perche' stiamo vivendo un'emergenza che sta mietendo un alto numero di vittime tra i nostri cittadini e sta producendo una severa recessione economica". "Io rappresento una comunita' nazionale fortemente sofferente e non posso permettere tergiversazioni", ha osservato Conte, "in Italia, ma anche negli altri Stati membri, siamo costretti a operare scelte tragiche. Dobbiamo evitare di compiere in Europa errori tragici". "Se l'Europa non dovesse dimostrarsi all'altezza di questa sfida epocale, l'intero edificio europeo rischia di perdere, agli occhi dei nostri stessi cittadini, la sua ragion d'essere", ha insistito il premier.
"Ai colleghi che ragionavano di Mes, ho replicato che non v'e' ragione di affannarsi, perche' non e' di questo che adesso abbiamo bisogno", ha spieghato Conte, "il Mes e' uno strumento costruito per prestare soccorso a singoli Stati membri che attraversano tensioni finanziarie ricollegate a shock asimmetrici. Il coronavirus sta invece causando uno shock simmetrico, con l'effetto di deprimere, in modo sincrono e completamente inatteso, i nostri sistemi economici e sociali. Qualcosa di completamente differente rispetto alla crisi del 2008. Siamo a un passaggio critico della storia europea. Vogliamo essere all'altezza di questa sfida? Allora variamo un grande piano, uno European Recovery and Reinvestment Plan che sostenga e rilanci l'intera economia europea e, se mai, faccia fare un salto di qualita' all'intera architettura europea".