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Coronavirus,Toti riapre la Liguria:sì a spiagge, giardinieri e cantieri navali

La regione va controcorrente e dà il via libera anche alla piccola edilizia

Coronavirus,Toti riapre la Liguria:sì a spiagge, giardinieri e cantieri navali
 

L'emergenza Coronavirus continua in Italia. Ma c'è chi ha fretta di ripartire, come la Liguria che per decisione del suo presidente Giovanni Toti, va verso una riapertura massiccia proprio in vista della stagione estiva. "Noi abbiamo cercato di interpretare il Dpcm per riaprire lentamente alcune attivita' territoriali". Spiega cosi' il governatore ligure Giovanni Toti in un'intervista al Corriere della Sera la sua idea di prevedere aperture piu' che nel resto d'Italia. Perche', dice, "il decreto del presidente del Consiglio dei ministri parla di manutenzione degli stabilimenti industriali" e pertanto "noi abbiamo inteso la manutenzione di ristoranti sulla spiaggia, chioschi e, soprattutto, stabilimenti balneari per la manutenzione e il montaggio delle strutture".


E sulle prossime vacanze estive il governatore ligure afferma che "bisogna dare la possibilita' a queste strutture di lavorare, del resto lo fanno all'aria aperta, in economia, a conduzione familiare" e parlando della sua terra aggjunge anche: "Noi siamo la prima regione per nautica da diporto" e quindi "vogliamo dare la possibilita' di fare manutenzione ai natanti nei porti e nelle rimesse, ma anche permettere ai cantieri navali di consegnare le barche finite ai clienti". Ma Toti ha anche "autorizzato anche i giardinieri, come ha gia' fatto il Veneto". Oltre, naturalmente, alla piccola edilizia "per la manutenzione ordinaria e straordinaria di ville e case, nonche' tutta la filiera del legno destinata alle seconde case che, davvero, speriamo possano essere autorizzate e raffrescate tutte da piccole imprese familiari".

L'obiettivo del governatore e' autorizzare "i singoli cittadini ad andare a curare i vigneti, gli uliveti, ad andar da mangiare ai conigli, ai polli" perche' lui pensa che "si debba andare verso la riapertura del Paese e che bisogna costruire un percorso virtuoso di rientro al lavoro". "Riaprire tutto di botto non va bene. Prima a poi bisognera' riaprire le fabbriche e ci si deve cominciare ad attrezzare fin da ora" con "i test sierologici su saponetta a tappeto per tutti i lavoratori, cosi' come a tappeto l'uso delle mascherine".