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Politica
Criminalità, Molteni (Lega) spiega ad Affaritaliani.it il piano del Viminale

Immigrazione illegale, "imprescindibili nuovi Cpr, strutture protette di detenzione dove il soggetto che tendenzialmente è un immigrato illegale pericoloso, viene trattenuto con lo scopo di essere rimpatriato”

"Stiamo operando con grande impegno lungo tre direttrici principali: rafforzare concretamente gli organici delle Forze dell’Ordine, recuperando così i tagli che la sinistra ha apportato negli anni scorsi, prevedere un nuovo pacchetto Sicurezza che contempli maggiore tutele per gli operatori di polizia ed infine riproporre quelle misure, come “Strade Sicure”, tese ad implementare il presidio del territorio". Lo annuncia ad Affaritaliani.it il sottosegretario all'Interno della Lega Nicola Molteni rispondendo alla domanda sull'allarme sicurezza a Milano e in moltissimi città grandi e non solo. Sul fronte immigrazione clandestina afferma: "Per procedere spediti con i rimpatri servono accordi bilaterali con i paesi di origine a cui il governo sta lavorando, come nel caso del Bangladesh e dell’Egitto, ma imprescindibili nuovi Cpr, strutture protette di detenzione dove il soggetto che tendenzialmente è un immigrato illegale pericoloso, viene trattenuto con lo scopo di essere rimpatriato”.

L'INTERVISTA

Gli ultimi casi di cronaca ci dicono che c’è un allarme sicurezza a Milano? Come intende muoversi il Viminale?
“Prima di risponderle, mi permetta un pensiero di affetto e vicinanza mio e di tutti gli italiani a Christian Di Martino, ai suoi famigliari e a tutti i colleghi della Polizia di Stato. Un grande poliziotto che merita la gratitudine di tutti noi per il coraggio dimostrato. Forza Christian, l’Italia intera è con te. Venendo alla sua domanda, le posso garantire che per il governo e per il ministro Piantedosi, la sicurezza del Paese, dalla provincia più remota alle più grandi metropoli, come ad esempio Milano, è una priorità irrinunciabile. Stiamo operando con grande impegno lungo tre direttrici principali: rafforzare concretamente gli organici delle Forze dell’Ordine, recuperando così i tagli che la sinistra ha apportato negli anni scorsi, prevedere un nuovo pacchetto Sicurezza che contempli maggiore tutele per gli operatori di polizia ed infine riproporre quelle misure, come “Strade Sicure”, tese ad implementare il presidio del territorio. Questo governo non ha dunque perso tempo: lo scorso anno abbiamo assegnato tra Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza quasi 16mila uomini, coprendo così il turn over e, in un secondo momento, provveduto a 3.500 assunzioni straordinarie. Inoltre, con la prima Legge di Bilancio e grazie al lavoro del ministro Piantedosi, abbiamo costituito presso il ministero dell'Economia un fondo di oltre 100milioni l'anno, per dieci anni, per le assunzioni straordinarie. Ritengo doveroso fare chiarezza evitando di essere ipocriti: la sinistra ha portato avanti una politica di risparmi e contrazione della spesa del comparto sicurezza che non può temere smentita, che va dai tagli del 2014-16 fino alla legge Madia del 2015. Da qui al 2030 andranno in pensione ben 40mila unità, in servizio, ad oggi sono 100mila: è necessario dunque, e per tempo procedere, ad incrementare le assunzioni per avere così un saldo attivo e un turno over coperto. Inoltre, sempre grazie alle risorse individuare con l’ultima legge di Bilancio, questo governo ha ricollocato a presidio delle strade e delle stazioni del nostro Paese ben 1800 militari dell'operazione "Strade Sicure", dopo i tagli dei ministri Lamorgese e Guerini del 2020. Riguardo a Milano, anche qui l’impegno del Governo è massimale: alla provincia di Milano, nel 2023, sono state assegnate 1371 unità di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con un saldo netto rispetto ai pensionamenti di 179 unità. Entro i prossimi mesi di giugno e luglio arriveranno 156 nuove unità di Polizia di Stato e Carabinieri. Quanto accaduto a Lambrate, però, parte anche da un’altra considerazione”.

A cosa si riferisce?
“L’immigrato clandestino che ha ferito il Vice Ispettore Christian Di Martino a Milano-Lambrate, marocchino pluripregiudicato, era stato raggiunto da tre provvedimenti di espulsione, mai tradottisi in rimpatrio, una volta per questioni burocratiche legate alla concessione non data al nulla osta da parte di Casablanca, ed in un successivo caso perchè non c'erano posti nei Cpr istituiti, vorrei ricordarlo a quella sinistra che pare averlo dimenticato, con una legge voluta a firma Minniti nel 2017 e già previsti dalla legge Turco-Napolitano. Al contrario di quanto appunto pensano nel Pd, sono necessari più Cpr, che sono un elemento di sicurezza nazionale e di legalità per le nostre comunità territoriali. Il fenomeno dell’immigrazione va affrontato in termini più complessivi. Noi stiamo lavorando per bloccare le partenze, e quest'anno abbiamo registrato il 65% degli arrivi via mare in meno rispetto allo scorso anno. È poi fondamentale operare per valorizzare tutte quelle forme di immigrazione legale, e infine, implementare il tema dei rimpatri, che è argomento delicato. Nel 2023, con 4752 rimpatri eseguiti, abbiamo ottenuto il 20% in più rispetto al 2022. Nei primi cinque mesi di quest’anno, siamo a quasi a 1700 rimpatri, il 10% in più rispetto allo scorso anno. Non basta, però: per procedere spediti con i rimpatri servono accordi bilaterali con i paesi di origine a cui il governo sta lavorando, come nel caso del Bangladesh e dell’Egitto, ma imprescindibili nuovi Cpr, strutture protette di detenzione dove il soggetto che tendenzialmente è un immigrato illegale pericoloso, viene trattenuto con lo scopo di essere rimpatriato”.

E come la mettiamo con le dichiarazioni polemiche del Sindaco Sala, nel caso di Milano, e delle opposizioni più in generale, che vi accusano di inseguire un paese pieno di strutture detentive per migranti?
“Credo fermamente che la polemica fine a sé stessa sia l’ultima cosa che i cittadini si aspettano da una classe politica che, mai come in questo momento, è chiamata alla responsabilità. Quanto accaduto a Milano può davvero diventare un caso di scuola, applicabile anche ad altre realtà dove esistono criticità: un sindaco chiede più rimpatri, noi offriamo una soluzione concreta, come la costruzione di un nuovo Cpr che implementi quello già esistente in via Corelli. Anziché perderci nelle schermaglie più spicciole, abbiamo pubblicamente offerto al Comune di Milano la disponibilità nel definire luogo e tempi di realizzazione della struttura, proprio in uno spirito di collaborazione istituzionale. Ora però sta al sindaco assumersi la sua responsabilità, soprattutto nel precisare quale sia la posizione ufficiale della sua amministrazione: se quella da lui incarnata giorni fa, che chiedeva maggiore efficacia nel sistema dei rimpatri, o quella di una parte assai qualificata della sua giunta che si oppone tanto ai Cpr quanto al sistema dei rimpatri. Chiediamo dunque chiarezza, nessuna ideologia o buonismo di sorta, perché la sicurezza è un diritto di tutti e non ha colore politico. Riuscirà la sinistra a sostenere concretamente le richieste di legalità dei cittadini e il diritto di padri e madri in divisa a tornare a casa sani e salvi dalle proprie famiglie?”.






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