Politica

Crocetta fa retromarcia: "Non lascio, il Pd mi sfiduci"

"Qualcuno ha capito male. Non mi dimetto, manco per idea. Non posso dimettermi perche' se lo facessi darei ragione ai miei carnefici, a quelli che hanno ordito un complotto verso un presidente che ha fatto denunce per miliardi di euro di truffe, che da sindaco ha contribuito all'arresto di centinaia di mafiosi, uno che e' stato condannato a morte dalla mafia". Lo dice Rosario Crocetta, presidente della Sicilia, a La Zanzara su Radio 24. Allora arriva fino al termine della legislatura, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: "Resto fino in fondo, se qualcuno mi vuole cacciare lo faccia ma se ne assuma la responsabilita' di fronte alla storia, se il Pd mi vuole cacciare lo faccia in modo istituzionale, ritiri la propria delegazione. Oppure presenti una mozione di sfiducia".

Il procuratore generale della Cassazione, Pasquale Ciccolo ha chiesto una relazione al pg di Palermo, Roberto Scarpinato, in merito all'intercettazione, pubblicata dal settimanale 'L'Espresso' della conversazione tra il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, e il medico Matteo Tutino. Il pg della Suprema Corte, titolare, assieme al ministro della Giustizia, dell'azione disciplinare, vuole infatti verificare se vi siano profili di sua competenza e, per valutarlo, attende la relazione di Scarpinato. Dell'intercettazione Crocetta-Tutino, si occupera' oggi anche il Comitato di presidenza del Csm: sul tavolo, infatti, la richiesta di apertura una pratica in Prima Commissione avanzata nei giorni scorsi dal laico di Forza Italia Pierantonio Zanettin. La riunione del comitato di presidenza di palazzo dei Marescialli e' prevista per questo pomeriggio: in essa si decidera' se aprire o meno una pratica. (