Politica

Crosetto: "L'Iran avanza col nucleare e Hamas e Hezbollah rispondono a Teheran, un pericolo enorme"

di Redazione Esteri

Poi il ministro della Difesa attacca Prodi: "Meloni obbedisce agli Usa? Meglio che piegarsi ai cinesi, come fece lui"

Crosetto spiega cosa sta succedendo sul fronte internazionale. Poi la frecciata a Prodi

Guido Crosetto rompe il lungo silenzio e affronta i temi chiave della politica internazionale, in particolare sui vari fronti di guerra aperti. Il ministro della Difesa mette in guardia soprattutto sulla situazione in Medio Oriente con l'imminente arrivo di Trump alla Casa Bianca: "Credo che gli Usa con Trump - spiega Crosetto a Il Corriere della Sera - avranno una linea di difesa di Israele ancora più netta di quella, già molto decisa, di Biden. Lì i fronti aperti sono tre. Il primo a Gaza, dove purtroppo continuano a morire, ogni giorno, persone innocenti in un dramma apocalittico di cui non si vede fine". Crosetto si sofferma in particolare su uno Stato strategico: "Sia Hamas sia Hezbollah rispondono all’Iran, cioè al Paese che mira e si propone di distruggere Israele. È questo, lì, il vero, enorme, pericolo: l’esplosione di un conflitto che può vedere in campo armi molto pericolose, dato che l’Iran sta sviluppando le sue tecnologie nucleari".

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Non ci sono buone notizie anche sul fronte della guerra in Ucraina. "La situazione si è complicata ancora di più e resta drammatica. La vittoria di Trump - continua Crosetto - ha dato ai russi la percezione, errata e ben oltre le intenzioni del presidente eletto, di poter accelerare l’offensiva per poi sedersi al tavolo di pace rivendicando i territori occupati. Stanno cercando di fiaccare il popolo ucraino, non solo con le armi che minacciano di usare, come missili a lunghissima gittata che potrebbero colpire Kiev, o l’assurdo ingaggio di 10 mila militari nordcoreani. L’obiettivo di Putin è quello di colpire infrastrutture civili per rendere impossibile la vita, in questo gelido inverno, agli ucraini".

Poi Crosetto risponde per le rime a Prodi che aveva dichiarato: "Meloni piace agli Usa perché obbedisce". Il ministro della Difesa attacca l'ex premier: "A me pare, semmai, il contrario. E comunque - dice Crosetto a Il Corriere - sempre meglio che piegarsi ai cinesi, come fece lui, da presidente Ue, aprendo loro le porte della Wto. Parole senza senso. Piuttosto, il Pse e la sinistra europea, che hanno imposto la svolta cosiddetta ecologista e distrutto l’industria europea dell’auto, vedi i casi Stellantis e Volkswagen, dovrebbero fare mea culpa: scelte scriteriate, illogiche".

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