Politica
Da D'Incà a Dadone a Provenzano, chi sono i ministri senza portafoglio
Ministro delle Pari Opportunità e Famiglia: Elena Bonetti, prof di matematica e renziana doc
La professoressa Elena Bonetti, 43 anni, sposata con due figli è la nuova ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia. Eletta nelle file del Pd nel 2018, è professore associato di Analisi matematica all'Università di Milano. Nella biografia sulla sua pagina web, si legge: "Ho studiato matematica presso l’Università di Pavia, alunna del Collegio Ghislieri, laureandomi nel 1997. Ho poi conseguito il PhD in Matematica presso l’Università di Milano nel 2002. La mia ricerca tratta di modelli analitici per le scienze applicate. Nella ricerca ho imparato che si cresce se si gioca in squadra". La Bonetti è vicina all'ex segretario Pd Matteo Renzi per cui ha organizzato il corso di formazione politica 'Meritare l’Italia', una quattro giorni dedicata agli under 30 contro "la cultura dell’uno vale uno" e rivolta "a chi vuole studiare, a chi vuole fare fatica e a chi crede nel merito", come ha scritto lo stesso Matteo Renzi. Il suo lavoro di docente universitario, scrive ancora la parlamentare dem nella sua pagina web, "mi ha regalato sempre un ricco e coinvolgente incontro con i giovani, con i quali condivido il mio cammino professionale. La passione educativa e il desiderio di accompagnare le giovani generazioni ad essere buoni cittadini, capaci di contribuire a scrivere una storia bella e generativa per la nostra comunità, trovano le radici nel mio cammino scout. Su questa strada ho imparato la bellezza del camminare insieme, la felicità e la pienezza che nascono dal servizio, il coraggio di dire sì, la chiamata a lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato".
Vincenzo Amendola ad Affari Europei, politica estera sua passione
Vincenzo Amendola è il nuovo ministro degli Affari Europei del governo Conte-bis. Appassionato di politica estera sin dai tempi della Sinistra Giovanile, (nel suo curriculum figura un incarico come responsabile Esteri e vicepresidente IUSY - International Union of SocialistYouth), Amendola, è nato a Napoli il 22 dicembre del 1973. Nella segreteria del Pd ricopre l'incarico di responsabile Esteri nella segreteria del Pd. È stato capogruppo del Partito Democratico nella III Commissione (Affari esteri e comunitari) della Camera e membro della delegazione parlamentare dell'Assemblea OSCE. Durante il mandato di Governo di Paolo Gentiloni, è stato sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale. Il 15 giugno 2019 viene scelto come responsabile nazionale agli Esteri del PD dal Segretario Nicola Zingaretti. Amendola è entrato nel 2006 nella segreteria nazionale dei Democratici di Sinistra, per poi trasferirsi a Napoli a novembre dello stesso anno dove ha guidato la segreteria regionale dei DS campani. Nel 2009 ha vinto le primarie ed è diventato segretario regionale Dem della Campania, incarico che ha retto fino al 2014. E sempre nel 2009 è stato in segreteria nazionale PD come coordinatore della Conferenza dei segretari regionali. Il nuovo ministro per Affari Europei è statp anche in segreteria con Matteo Renzi, e sempre come responsabile Esteri.
Vincenzo Spadafora il nuovo ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili
E’ stato, a detta dei bene informati, il grande tessitore dell’alleanza tra M5d e Pd. Quarantacinquenne, nato ad Afragola, sottosegretario con delega alle Pari opportunità nel governo gialloverde, Vincenzo Spadafora, dopo essere stato eletto deputato nelle fila di M5s alle ultime elezioni, si è guadagnato un sempre maggiore spazio grazie alle doti di competenza e diplomazia che tutti gli riconoscono. Nel Conte bis ottiene la carica di ministro allo Sport. Il capo politico pentastellato Luigi Di Maio lo ha voluto nel suo staff quando Spadafora aveva appena esaurito il proprio mandato di primo Garante per l'infanzia e l'adolescenza, nel 2016. Prima di allora, Spadafora era stato presidente di Unicef Italia dal 2008 al 2011, grazie all’esperienza acquisita nel campo delle organizzazioni non governative e prima dell’elezione con M5s, aveva iniziato la carriera politica nel 1998 come segretario particolare del presidente della Regione Campania Andrea Losco, dell’Udeur, per poi passare alla segreteria dei Verdi di Alfonso Pecoraro Scanio e, successivamente, capo segreteria di Francesco Rutelli al Ministero dei Beni Culturali, nel 2006.
L'economista Giuseppe Provenzano, detto "Peppe", al Sud
Si occupa di Sud per professione e vocazione. Giuseppe Provenzano, detto Peppe, è il nuovo ministro per il Mezzogiorno. Politico ed economista, oggi vice direttore della Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno. Classe 1982, siciliano, è laureato e dottorato in diritto pubblico alla Scuola Superiore 'Sant'Anna' di Pisa. È membro della Direzione del Pd. La notte del 26 gennaio 2018, quella in cui l’allora segretario Matteo Renzi comunicò alla direzione del partito i nomi dei candidati alle politiche del 4 marzo, Provenzanorinunciò alla candidatura. Una decisione presa in polemica contro il metodo scelto, e perché messo in lista dopo Daniela Cardinale, figlia dell’ex ministro Salvatore Cardinale. Da giugno 2019 è membro della Segreteria nazionale come responsabile delle politiche del Lavoro. È stato consigliere di Giovanni Legnini quando era sottosegretario al Mef, capo della segreteria dell’assessore per l’Economia della Regione Siciliana (2012- 2014) nella giunta Crocetta e consulente del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando (2013-2014).
Fabiana Dadone, da probiviro M5s a ministro della Pubblica Amministrazione
Cuneese, classe 1984, è una dei più giovani ministri della squadra del Governo Conte bis. Fabiana Dadone è la nuova ministra della Funzione Pubblica e prende il posto della leghista Giulia Bongiorno a palazzo Vidoni. Laureata in giurisprudenza è molto attiva nel volontariato e come attivista 5 stelle; è suo il ricorso che vede costretta la giunta di Mondovì, cittadina in cui risiede, a sciogliersi per problemi relativi alle quote di genere. Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta deputata della XVII legislatura per il Movimento 5 Stelle. Componente della Commissione Affari Costituzionali, fa parte del Comitato permanente per i Pareri, della Giunta per le Elezioni e della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno delle Mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Vince per la seconda volta le "Parlamentarie" del 5 stelle e alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 torna in Parlamento per la seconda volta. Dal 2018 è il nuovo referente di Rousseau per la funzione Scudo della Rete il cui obiettivo è quello di fornire la difesa legale a iscritti ed eletti del MoVimento 5 Stelle dalle cause intentate contro di loro e la tutela del Movimento e dell’Associazione di Casaleggio. Il 25 giugno 2019, dopo essere stata scelta dal capo politico Luigi Di Maio del Movimento 5 stelle, viene votata dalla base degli iscritti per divenire Probiviro, il colleggio, di 3 persone, incaricato di esprimere pareri autorevoli e di risolvere divergenze all'interno del Movimento 5 stelle.
Federico D’Incà, il ministro dei Rapporti col parlamento del governo Pd-M5S
Nato a Belluno il 10 febbraio 1976, Federico D’Incà è un parlamentare M5S.
Ha conseguito una laurea in Economia e commercio nel 2000 presso l’Università di Trento. In precedenza ha lavorato in una società di servizi con il ruolo di analista in relazione a gestionali informatici, e poi come caposettore in una multinazionale della grande distribuzione. Federico D’Incà si è iscritto al Movimento Cinque Stelle nel 2010 e ha promosso la lista civica Movimento 5 Stelle a Belluno e Feltre alle elezioni comunali 2012. Nel 2013 è stato eletto per la prima volta alla Camera dei deputati, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera.
Nel 2018 è stato rieletto alla Camera dei deputati e nominato questore. Fa parte della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, del Comitato per la Comunicazione e l’Informazione Esterna, del Comitato di Vigilanza sull’Attività di Documentazione, del Comitato per gli Affari del Personale, del Comitato per la Sicurezza.