Politica

Dall’Isis al vertice sul clima di Parigi: ci guadagna l’Italia di Renzi

Tra le tecniche più efficaci dello spin-doctor da applicare in caso di “crisis communication”, reale o potenziale, c’è la capacità di silenziare e/o quella di distrarre. Così che i media non si occupino di un argomento o parlino d’altro. In questo senso gli importanti avvenimenti recenti si stanno rivelando lo spin-doctor inconsapevole del presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Domani alla Camera sarà all’esame il disegno di legge costituzionale sul superamento del bicameralismo perfetto e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione. Da lunedì 14 dicembre arriveranno a Montecitorio i due disegni sulla legge di Stabilità 2016 e sul Bilancio di previsione 2016 e per il triennio 2016-2018.  Prenderà ulteriore forma l’Italia di Matteo Renzi. Che ha già incassato la riforma elettorale (Italicum). Un sistema fatto di consenso elettorale-velocità legislativa-incentivi all’economia-abolizione di tasse. Sistema che, supportato da iniezioni di fiducia e di ottimismo, dovrebbe assecondare la ripresa.
Gli italiani sono confusi. Prima le stragi di Parigi del 13 novembre e lo scontro/dibattito sulla guerra all’Isis. Quindi il viaggio di Papa Francesco in Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana. E si è aperto a Parigi il vertice Onu Cop 21 sul clima. Che prevede la presenza di 150 tra capi di Stato e di governo e terrà impegnate le delegazioni per 12 giorni. Tutti questi avvenimenti silenziano e distraggono rispetto a quanto sta realizzando Matteo Renzi.

Gli italiani rimangono all’oscuro. Di chi è la colpa? La complessità del sistema legislativo per cui si può annunciare tutto, ma bisognerebbe specificare i passaggi e quando quel provvedimento diventa legge. Il governo che spesso comunica con modalità propagandistiche più che informative. L’opposizione che non ha un governo ombra, e che in un certo senso non esiste visto il cambio di schieramento di molti parlamentari. Responsabilità è anche dei media, che dovrebbero spiegare tempistica, sostenibilità e ragioni dei provvedimenti e che cosa comportano nel dettaglio. Certo è più facile scrivere dei grandi messaggi di Hollande, Francesco e via discorrendo.

Ernesto Vergani