Politica
"Dazi? Trump farà marcia indietro. Meloni in Usa? Inutile. Opposizioni divise, non sono un pericolo per il governo"
Su Affaritaliani.it l'analisi del politologo Gianfranco Pasquino

"L'Ue sta agendo bene, non in maniera esagerata dominando le tendenze eccessive alla reazione agli Usa. E' anche abbastanza unita, salvo Giorgia Meloni..."- L'intervista
"Andrà a finire che prima o poi Trump andrà a sbattere contro gli interessi dei suoi stessi sostenitori e contro le leggi dell'economia, che sono inequivocabili e chiare, e quindi sarà costretto a fare marcia indietro. Non c'è nessuna guerra mondiale in corso". E' chiaro e netto il giudizio del politologo Gianfranco Pasquino, intervistato da Affaritaliani.it, sui dazi Usa e in particolare nel giorno in cui il tycoon ha alzato al 104% le tariffe contro la Cina.
Quanto a come si sta muovendo l'Unione europea, il giudizio è moderatamente positivo: "L'Ue sta agendo bene, non in maniera esagerata dominando le tendenze eccessive alla reazione agli Usa. E' anche abbastanza unita, salvo Giorgia Meloni che vuole lucrare qualcosa da Trump e fa la 'free rider' nel contesto europeo. Bruxelles sta facendo quello che può e lo sta facendo abbastanza bene".
Quindi il viaggio del 17 aprile della presidente del Consiglio negli Stati Uniti per trattare con Trump come lo definirebbe? "Assolutamente strumentale. Meloni non ha nulla da imporre a Trump. Lui sarà contento che qualcuno dall'Europa vada alla sua corte, si diranno cose carine, faranno un bel comunicato congiunto, ma la premier non avrà ottenuto un bel niente con questo viaggio", risponde Pasquino.
E il governo, viste le profonde divisioni tra Lega e Forza Italia, sull'Europa rischia di cadere o la quadra la troverà sempre? "La Lega ha circa il 10% dei voti, Forza Italia poco meno e Fratelli d'Italia il 27 o forse il 30%. Se Salvini, che sta facendo un balletto osceno sulle contraddizioni nella maggioranza senza alcuna proposta concreta, esce il governo cade ma poi la Lega non avrà mai più alleati. Tajani deve per forza star dentro l'esecutivo e quindi non c'è pericolo di crisi".
E le opposizioni? Riusciranno a trovare un minimo comun denominatore? "Le opposizioni non sanno nemmeno che cosa sia un minimo comun denominatore. Sono divise con Conte, presume di tornare a Palazzo Chigi ma non accadrà mai. Il Pd è spaccato al suo interno, Calenda fa il furbetto, Renzi è 'tornato all'ovile' ma non porta voti. Tutti vanno in ordine sparso e non certo un pericolo per il governo Meloni", conclude Pasquino.
Leggi anche/ Luca Bombassei, il figlio del patron della Brembo va in soccorso dei business informatici: aumento di capitale da 300mila euro per Rosifer - Affaritaliani.it