Politica

Diciotti, un piano per Salvini: appello al Colle e sponda con la Meloni

La magistratura è di parte e si muove proprio per colpire. Bisogna contrattaccare

Di Giovanni Rampi

Caro Direttore,

                          le scrivo a proposito dell’affare Salvini – Diciotti, non perchè pensi di saperla più lunga di tutti, ma in base a una riflessione sulle discussioni con la gente, amici, conoscenti e avversari.

La divisione dei poteri  non è capita da nessuno così come tutti non accettano che qualcuno si sottragga al giudizio, anche se poi molti pensano che debba essere assolto.

La magistratura è di parte e si muove proprio per colpire.

Bisogna contrattaccare.  Le argomentazioni  non sono risolutive contro che è in malafede. L’opinione pubblica non è concorde e non ha le idee chiare.

Bisogna mettere i magistrati e l’opinione pubblica di sinistra in contraddizione con loro stessi. Bisogna obbligarli a smentirsi da soli altrimenti non ammetteranno mai di avere torto.

Ricordo che Scalfaro fu salvato da un cavillo; attaccarlo sarebbe equivalso a impedire l’attività di una funzione pubblica. E’ proprio quello che succede ora dato che solo Salvini è stato accusato quando anche il Ministro dei Trasporti era d’accordo.

E’ stato notato che il PM di Siracusa avrebbe dovuto intervenire subito, quando era salito a bordo, e far cessare il reato di sequestro. Se fosse stato realmente in corso il reato.

Bisogna denunciare i magistrati del caso anche perchè non hanno accusato tutto il Governo, almeno Conte e qualche altro Ministro.

E’ una questione di logica: o c’è il reato o non c’è. Se c’è, c’è per tutti i possibili responsabili. In un modo o nell’altro i magistrati si devono sconfessare da soli. Se accusano, devono accusare tutti i responsabili. I magistrati si devono giudicare da soli sulla base delle loro stesse affermazioni.

Sarebbe bello se qualcuno ponesse una questione di fiducia in Parlamento sull’operato del Governo e dei Ministri in materia di immigrazione in modo da chiudere ogni questione passata e futura e tutelarsi dalle ingerenze. Una discussione in Parlamento  non sarebbe rifiutata da nessuno.

Magari si potrebbe fare appello a Mattarella chiedendo un intervento  ufficiale a tutela della Costituzione e della separazione dei poteri.

I contrattacchi non devono essere fatti da Salvini ma da gruppi di opinione e di azione  dell’area  di centrodestra, per non sembrare strumentali. Da FDI ad esempio, in Parlamento.

Non sono un avvocato e non sono preciso nei dettagli giuridici ma ci sono persone nella Lega molto esperte che  possono mettere a punto delle linee efficacissime e risolutive.

Come ho detto all’inizio, le mie idee vengono dalla  “strada”. Quando ho rimbeccato le persone con le quali discutevo, più di una volta la risposta è stata “ ah “ “ eggià “ “ essì “ “ allora”.