Politica
Il governo mette la fiducia sul Dl Semplificazioni. Caos alla camera

Altro giro di fiducia posto dal Governo, questa volta sul Dl "semplificazioni", fra i banchi della Camera le opposizioni insorgono
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, ha posto la questione di fiducia sul decreto Semplificazioni contenente le misure in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la Pubblica Amministrazione. Il D.Lgs. è stato già approvato al Senato e quindi ora vicino alla scadenza del 12 febbraio, entro la quale deve essere convertito in legge dalla Camera.
Le proteste delle opposizioni, da Partito Democratico a Forza Italia
Al momento dell'annuncio è scoppiata la bagarre in aula, veementi le proteste delle opposizioni; su tutte, quella di Enrico Borghi PD, e di Simone Baldella FI. Il primo ha lamentato "l'espropriazione" del Parlamento, -dice il Deputato- "Ormai e' diventata una consuetudine da parte del governo del cambiamento di non dare al Parlamento stesso la possibilità di esprimersi. Ma era necessario poter dire la propria su un provvedimento ritoccato addirittura dal Presidente della Repubblica", il riferimento è a quanto accaduto in precedenza con il testo originale, arrivato a Palazzo Madama già ripulito di diverse norme per mano del Quirinale che ha scongiurato il rischio di un possibile respingimento del testo. Duro anche il giudizio di Forza Italia: " il Ministro fa cadere il velo di ipocrisie del suo partito. Siamo in tempi di saldi e il ministro applica il 3x1, mette una fiducia al prezzo di tre", afferma Simone Baldelli, il secondo dopo Borghi ad essersi espresso duramente.
Nel primo pomeriggio di domani le dichiarazioni e il voto
La conversione in legge del decreto semplificazioni, comincerà alle 16.25 di domani, alle 15 invece sono previste le dichiarazioni di voto. Non è la prima fiducia chiesta dal governo dopo quelle ferocemente contestate su Dl Sicurezza e sopratattuto su quella riguardante la manovra finanziaria. La scelta dell'esecutivo probabilmente è arrivata dopo essere venuto a conoscenza dei 540 emendamenti presentati, tutti delle opposizioni.