Editoria, Lega: il conflitto di interessi? "Non è certo una priorità"
Conflitto di interessi ed editoria, intervista di Affaritaliani.it al deputato della Lega Massimiliano Capitanio, segretario della Commissione di Vigilanza Rai
La Lega è d'accordo sulla necessità di varare una legge sul conflitto di interessi? Quali tempi per l'approvazione in Aula?
"La Lega rispetterà quanto previsto dal contratto di Governo, ma quella legge non è certo una priorità: per avere un sistema di media libero, moderno e vivo è più urgente mettere soldi nel fondo per il pluralismo, rilanciare la Rai e occuparsi di fibra ottica e 5G. Sui tempi del conflitto di interessi Salvini è stato chiarissimo".
Luigi Di Maio ha detto che bisogna tutelare gli 'editori puri'. Condivide? Chi sono gli editori puri?
"Da giornalista le dico che va tutelato il giornalismo, punto. Cosa ce ne facciamo di un editore puro se poi mettiamo alla gogna chi fa il mestiere sul campo? Il tema dell'editore puro non mi appassiona e non credo nella verginità del settore, credo di più nell'articolo 19 della Costituzione. Forse meglio riflettere sull'ordine dei giornalisti e sulla deontologia professionale".
Pensando al panorama editoriale italiano, può farci qualche esempio di conflitto di interessi da regolamentare?
"Nonostante la gogna mediatica a cui è da sempre sottoposta la Lega, non mi piacciono le liste di proscrizione. Facciamo trasparenza e informazione e ricordiamoci che oggi le notizie non le fanno solo i giornali: ci sono youtuber sconosciuti che ogni giorno hanno più lettori di molti importanti e storici editori, puri o non puri che siano".
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