Politica

Elezioni 4 marzo sondaggi Pd crollo. Il Centrodestra "vede" il 40%

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Elezioni 4 marzo, il borsino del voto: gli ultimissimi trend sulle elezioni politiche 2018

Elezioni 4 marzo 2018. Su Affaritaliani.it il borsino del voto. Aggiornamento continuo fino all'apertura delle urne sullo stato di salute delle forze politiche in campo. Si tratta di un'analisi esclusiva basata su sondaggi, sentiment e indicazioni che arrivano dai partiti che partecipano alle elezioni politiche del 4 marzo.

Fase di stallo o di leggero calo per il M5S e per Luigi Di Maio. I grillini, forse per colpa delle polemiche sulle parlamentarie, sono tornati verso quota 25-26% lontani da quota 30% che è stato il loro massimo storico. Debolezza soprattutto al Nord.

Partito Democratico sempre in crisi profonda. Ormai è stata sfondata al ribasso la soglia del 23% e secondo alcune voci il Pd sarebbe in discesa verso il 21%. I collegi sicuri sono diventati pochissimi, non più di una trentina tra Camera e Senato e tutti nelle zone di Firenze e Bologna. Gli alleati del Pd non vanno oltre il 2-3% complessivamente.

Centrodestra tonico sul 37% e, secondo alcuni istituti, addirittura a quota 40%. Bene la Lega nazionale di Matteo Salvini. Primo partito in Veneto oltre il 30% e se la gioca in Lombardia intorno al 25% per la primo posizione. Da segnalare anche ottimi dati al Centro e in alcune aree del Sud. L'obiettivo del 20% nazionale indicato da Salvini non è affatto impossibile. Ovviamente in prospettiva. Forza Italia appare in leggera difficoltà rispetto alle ultime settimane del 2017 quando il ritorno di Berlusconi sulla scena aveva riportato gli azzurri sul 16-17%. Fratelli d'Italia senza infamia e senza lode si conferma faticosamente a ridosso del 5%. La quarta gamba del Centrodestra, che comprende ora anche l'Udc, resta al momento intorno al 3% (sbarramento previsto dalla legge per avere seggi nel proporzionale).

Liberi e Uguali di Pietro Grasso sembra essersi stabilizzata appena sopra l'8%. Al momento il 10% auspicato come obiettivo minimo appare ancora lontano ma certo non impossibile da raggiungere. LeU viene dato molto forte in Toscana ed Emilia Romagna, un dato negativo per il Pd che potrebbe così perdere collegi considerati sicuri fino a poco tempo fa.

La lista di estrema sinistra Potere al Popolo (sostenuta da Rifondazione Comunista, Pci, sinistra anticapitalista, piattaforma Eurostop) sembra lontana dal 3% ma comunque potrebbe superare quota 1-1,5% sottraendo consensi a Liberi e Uguali.

A destra CasaPound resta forte sul 2% con l'ipotesi non impossibile di entrare in Parlamento. Partito Comunista di Marco Rizzo sull'1%.