Politica

Elezioni, l'emergenza per il pericolo fascista? Termina lunedì dopo lo spoglio

L'opinione di Pietro Mancini

Oonda nera cavalcata nella campagna elettorale contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini

L’emergenza per il “pericolo fascista” durerà fino alle 15 di lunedì 18 ottobre, quando si chiuderanno le urne a Roma, Torino, Trieste. Poi il tremendo pericolo cesserà…. e si tornerà alla normale demonizzazione quotidiana del fascismo…

L’"onda nera", nella campagna elettorale, è stata cavalcata contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini da Corrado Formigli, che è il rappresentante della tv al servizio di una sola parte, uno dei principali esponenti del “giornalismo dimezzato” (Pansa dixit).

Nella serata di giovedì, Guidone Crosetto, ex deputato FdI, ha lasciato lo studio di “Piazza (rossa) pulita”, su “lLa7” : prima mitragliate a Giorgia Meloni (assente), per presunti contatti di dirigenti FdI con fascisti, e poi lungo comizio del vicesegretario del PD, Provenzano, che ha chiesto, democraticamente, di mettere fuori dall’arco costituzionale il primo partito del Paese, Fratelli d’Italia. E, sfidando il ridicolo, anche Vox, il partito dell’estrema destra spagnola, che si era “permesso” di acclamare Meloni, sabato scorso, a Madrid.

Non fuori luogo la domanda, su Twitter, di Stefano Di Francesco a Crosetto: “Ma cosa ci andate a fare...in quei programmi ? Non li guarda nessuno, sempre gli stessi ospiti, format ripetitivi ed elogio del pensiero unico..boh...lasciateli parlare e complimentarsi da soli!”.

Crosetto: “Per cortesia e per provare a ragionare… Cerco da sempre, con fatica, di rispettare chiunque. Sbrocco, come tutti, agli insulti gratuiti, o di fronte a ciò che reputo profondamente ingiusto. Verso chiunque! Si avversano le idee, non si uccidono le persone”.