Politica

Elezioni regionali Liguria 2020, un altro regalo a Toti dopo il 2015

di Gabriele Penna

In Liguria il tempo stringe e la maggioranza di governo non riesce a esprimere un candidato comune da contrapporre a Toti che intanto fa e dice quello che vuole

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La situazione in Liguria è paradossale: nell’unica regione dove Italia Viva è disponibile a un'alleanza col Movimento 5 Stelle e viceversa, non si riesce a decidere su quale nome convergere per la candidatura da contrapporre a Giovanni Toti. E intanto il presidente uscente fa il bello e il cattivo tempo addossando tutti i problemi della Liguria a Roma e al governo nazionale come se in questi 5 anni la Liguria l’avesse governata un altro. “La mancata intesa sulle regionali sarebbe una sconfitta per  tutti, me compreso”, ha risposto il premier Giuseppe Conte a chi gli chiedeva dell’impasse sulla candidatura del centrosinistra in Liguria. Cresce anche la perplessità all’interno del Movimento 5 Stelle che si è reso disponibile sia sul giornalista Ferruccio Sansa, “Nome proposto dal Pd nazionale”, come sottolinea il deputato Marco Rizzone ad Affaritaliani.it, sia sull'ex preside di Ingegneria dell'università di Genova Aristide Massardo, nome avanzato dai pentastellati qualche giorno fa per uscire dalla palude.

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Ma il problema non è la segreteria nazionale Dem quanto il Pd locale che ha posto il veto su Sansa e vuole avere forte voce in capitolo sul candidato. L’ultimo nome fatto dai Dem e da Italia Viva è quello di Paolo Bandiera, il dirigente dell'Associazione italiana sclerosi multipla, ma stavolta l’altolà è arrivato dal M5s. “Nonostante quello che ho subito nel 2015 dalla sinistra radicale sto lavorando per l’unione”, assicura l’onorevole di Italia Viva Raffaella Paita ad Affaritaliani.it, “La discussione fra Pd e M5s è infernale” e avverte che ormai “Siamo fuori  tempo massimo”. Dal Pd locale invece, a parlare ad Affaritaliani.it, è il consigliere regionale Giovanni Lunardon, “Sono ore decisive per assumere un orientamento”, ma il tempo stringe e non raggiungere un’intesa in uno dei territori più fertili, potrebbe confermare le accuse di chi dice, che l’unico mastice per stare insieme al governo nazionale, sia quello della convenienza.