Politica
Elezioni, Meloni delude sotto il 21%. Pd, flop sotto il 20. M5S e Lega...
Elezioni, le soglie dei partiti. Come capire chi vince e chi perde davvero, al di là delle dichiarazioni dei leader
Che cosa significa vincere o perdere alle elezioni politiche
A cura di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista
Alla vigilia del voto del 25 settembre, in un Paese in cui, per tradizione, il giorno dopo il voto tutti i partiti ritengono di avere a loro modo vinto (e quindi nessuno di avere perso), può essere interessante fissare un criterio di valutazione ex ante. Almeno per i principali partiti, è possibile proporre uno schema di riferimento appunto per valutare la loro performance? E’ quello che provo a fare in questo piccolo contributo, attraverso una tabella che riporta: lungo le righe i partiti, lungo le colonne le percentuali in funzione delle quali si può (a mio parere) parlare di risultato finale “deludente”, “sufficiente”, “buono” oppure “ottimo”, rispetto alle aspettative derivanti dai sondaggi pre-elettorali svolti sino all’ultimo giorno di pubblicabilità dei risultati (il 9 settembre scorso).
|
Deludente |
Sufficiente |
Buono |
Ottimo |
Fratelli d’Italia |
Sotto il 21% |
Dal 21% al 23% |
Dal 23% al 25% |
Oltre il 25% |
Lega |
Sotto il 10% |
Dal 10% al 12% |
Dal 12% al 14% |
Oltre il 14% |
Forza Italia |
Sotto il 6% |
Dal 6% al 7% |
Dal 7% all’8% |
Oltre l’8% |
Partito Democratico |
Sotto il 20% |
Dal 20% al 22% |
Dal 22% al 24% |
Oltre il 24% |
Sinistra Italiana e Verdi |
Sotto il 3% |
Dal 3% al 4% |
Dal 4% al 5% |
Oltre il 5% |
+Europa |
Sotto il 2% |
Dal 2% al 3% |
Dal 3% al 4% |
Oltre il 4% |
Azione e Italia Viva |
Sotto il 6% |
Dal 6% al 7% |
Dal 7% all’8% |
Oltre l’8% |
Movimento Cinque Stelle |
Sotto l’11% |
Dall’11% al 13% |
Dal 13% al 15% |
Oltre il 15% |
Italexit |
Sotto il 3% |
Dal 3% al 4% |
Dal 4% al 5% |
Sopra il 5% |
Centro Destra (totale) |
Sotto il 39% |
Dal 39% al 41% |
Dal 41% al 43% |
Oltre il 43% |
Centro Sinistra (totale) |
Sotto il 28% |
Dal 28% al 30% |
Dal 30% al 32% |
Oltre il 32% |
Quindi, per fare un esempio, secondo questo schema se FdI va oltre il 25%, fa un ottimo risultato, mentre se scende sotto il 21% fa un risultato deludente (sempre rispetto alle attese generate dall’andamento dei pre-elettorali; rispetto al precedente risultato elettorale del 4%, anche un semplice 18% sarebbe comunque, oggettivamente, un ottimo risultato). Nello schema non sono ricompresi i partiti più “piccoli” in termini di intenzioni di voto (pre-elettorali), perché la differenza fra un risultato deludente e uno ottimo, in questi casi, si gioca sul filo di pochissimi punti percentuali.
Teniamocelo da parte, questo schema. Perché lo potremo usare per farci un’idea nostra, di come sono andati i partiti rispetto a prima del voto, a prescindere da quello che diranno i partiti stessi. Almeno una pagella “demoscopica”, alle nostre forze politiche, la potremo dare in funzione di un criterio di ragionevole buon senso.