Politica

Elezioni Sardegna, Truzzu 'vede' la vittoria. Cauto ottimismo nel Centrodestra

Di Alberto Maggi

Elezioni Sardegna, Todde (M5S-Pd e altri) rischia di mancare il colpaccio per colpa di Soru

Elezioni Sardegna, ultimissimi rumor alla vigilia dell'apertura delle urne

 

Ci siamo. Domenica 25 febbraio si vota per le elezioni regionali in Sardegna, primo test elettorale del 2024 in attesa delle Europee dell'8-9 giugno, snodo fondamentale per i partiti di maggioranza e opposizione. Ma già dall'Isola arriveranno importanti indicazioni.

Si vota nella sola giornata di domenica, con urne aperte alle 6.30 e chiuse alle 22: diversamente dal solito, le operazioni di scrutinio per conoscere i risultati inizieranno la mattina dopo, lunedì 26 febbraio, dalle ore 7.

Così il nuovo Presidente e i 60 componenti del Consiglio Regionale (eletti nelle 8 circoscrizioni, Cagliari, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano e Sassari) si potranno conoscere solo nella giornata di lunedì 26 febbraio 2024, probabilmente nella tarda mattina/primo pomeriggio.

La pubblicazione dei sondaggi è assolutamente vietata dalla legge anche se in questi giorni sono usciti numeri, ufficiosi, un po' strampalati e non certificati da fonti certe. Fatto sta che il clima politico, tanto a Cagliari quanto a Roma, è molto caldo in attesa dei risultati elettorali.

Affaritaliani.it ha fatto un giro di telefonate nei quartieri generali dei principali candidati e a quanto pare si respira un cauto ottimismo, a differenza dei timori di una settimana fa, in casa Fratelli d'Italia che ha imposto il candidato Paolo Truzzu, sindaco uscente di Cagliari appoggiato oltre che da FdI anche da Lega, Forza Italia, Udc, Riformatori Sardi, Sardegna al Centro 20Venti, Partito Sardo d'Azione, Alleanza Sardegna, Dc Rotondi.

La chiusura della campagna elettorale di mercoledì sera con Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani ha galvanizzato il Centrodestra mostrando un segnale di compattezza e allontanando quelle voci di un possibile sgambetto leghista nelle urne per il siluramento del presidente uscente Christian Solinas. Fratelli d'Italia è fiduciosa di poter vincere anche se non con un plebiscito (ad esempio sopra il 50%) ma con un discreto margine di vantaggio su Alessandra Todde, la candidata del M5S appoggiata anche da Pd, Progressisti, Alleanza Verdi Sinistra, Uniti per Alessandra Todde, Sinistra Futura, Psi-Sardi in Europa, Fortza Paris, Orizzonte Comune e Demos.

A penalizzare fortemente Todde potrebbe (condizionale d'obbligo) la candidatura dell'ex Governatore della Sardegna Renato Soru, popolarissimo e amato da una fetta di elettori del Pd, appoggiato da diverse liste: Coalizione Sarda, ovvero Azione-+Europa-Upc, Italia Viva, Progetto Sardegna, Liberu, Vota Sardigna e Rifondazione comunista. Il timore in casa M5S e Pd che Todde - che non ha voluto il comizio di chiusura della campagna elettorale insieme ai leader nazionali Elly Schlein e Giuseppe Conte - arriva non lontana da Truzzu ma che per la presenza di Soru la vittoria, che sarebbe un duro colpo per Meloni e il governo, sfumi.

Infine nel Centrodestra pare non temi la quarta candidata, Lucia Chessa (indipendente) di Sardigna R-esiste, che in qualche modo è di area Centrodestra ma fonti di Fratelli d'Italia spiegano di essere sereni e che non peserà quanto Soru sul voto a favore di Todde. Vedremo lunedì lo scrutinio, che Affaritaliani.it seguirà passo dopo passo, ma alla vigilia dell'apertura delle urne l'ottimismo, cauto, nel quartier generale di Truzzu e nei partiti del Centrodestra - Fratelli d'Italia in testa - c'è tutto.