Politica
Elezioni Sicilia, Centrodestra condannato a stare unito. M5s unica opposizione

Elezioni Sicilia, Centrosinistra depotenziato dalla sua volontà di non fare squadra
'Il Centrodestra condannato a stare insieme , il Movimento 5 Stelle unico e vero partito di opposizione, il Centrosinistra depotenziato dalla sua volontà di non fare squadra, l'assenteismo protagonista immancabile di ogni tornata elettorale ' questa in estrema sintesi la fotografia di quanto le elezioni siciliane, in particolare, hanno raccontato.
ELEZIONI SICILIANE E PARTITI. IL CENTRODESTRA CONDANNATO A STARE UNITO
Che lo vogliano o meno i tre leader del rinnovato Centrodestra, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo SALVINI pur non essendo in sintonia estrema hanno avuto la conferma che solo uniti hanno concrete possibilità di vincere.
Non è stata una vittoria del rinato Berlusconi o del solo Salvini a trazione nazionale o della Meloni. In realtà i tre avrebbero quasi preferito correre isolati ma è stato il popolo del Centrodestra ,a gran voce , attraverso il voto , che ha fatto capire come l'unione faccia la forza.
Altro discorso per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle che , coerente con quanto sta nel proprio DNA, non vuole accordi con nessuno.
È destinato così ad essere la prima forza politica del paese ed anche molto probabilmente la vera unica forza di opposizione. E questo è un bene per tutti perché se è giusto che il rinnovamento della politica che i grillini esprimono debba essere sostenuto è altrettanto vero che questo processo darà frutti migliori se fatto per gradi. Prima la guida di più Comuni, poi la guida di Regioni e infine il Governo.
Una presa di potere graduale e di crescente esperienza.
ELEZIONI SICILIANE E PARTITI. IL ROSATELLUM PREMIA LE COALIZIONI
Ed inoltre è utile ricordare che la nuova legge elettorale, il Rosatellum, semplicemente premia le coalizioni. Nel caso di una vittoria del Centrodestra molto probabilmente un accordo con Matteo Renzi verrà trovato per formare un Governo, a dispetto del leader leghista.
Per il Pd un discorso a parte, ha pagato lo scotto di essere alla guida del paese ( pur avendo espresso un leader di buon senso come Paolo Gentiloni) ma soprattutto ha pagato le scissioni e le continue lotte intestine.
Senza una volontà chiara di riunificazione il destino per una sconfitta alle politiche di marzo è praticamente segnato.
Nel Centrosinistra necessita probabilmente fare due passi indietro, il primo per lavorare velocemente ad una sorta di riunificazione, il secondo da parte del leader Pd per pensare ad una alternativa alla sua figura quale potenziale premier. Due ostacoli difficili ma non impossibili.
ELEZIONI SICILIANE E PARTITI. ASTENSIONE VERO PROTAGONISTA
Ultimo ma non ultimo occorrerà anche a marzo fare i conti con l'astensione.
Ma forse, dopo anni di crisi e di carenza di voto, gli italiani decideranno di andare a votare in massa per dire da chi vogliono essere guidati nella importantissima fase della ripartenza economica del paese .