Emergenza Boldrini: ogni volta che parla, la Sinistra perde migliaia di voti
L'ex Presidente della Camera spara contro LeU che l'ha candidata: uno sfregio agli elettori che hanno creduto in lei e nel progetto
Attenzione, in Italia è "emergenza Boldrini".
In passato abbiamo difeso a spada tratta l'ex Presidente della Camera, ogni qual volta cioè è stata ingiuriata e offesa pesantemente. Abbiamo preso le sue parti, abbiamo tracciato l'identikit dei suoi stalker e degli odiatori di professione che in questi anni l'hanno presa di mira, abbiamo applaudito il giro di vite contro i diffamatori seriali in rete, ma non possiamo non riconoscere il peculiare fenomeno che si verifica in ogni occasione nella quale, prima da Terza Carica dello Stato e oggi da deputata del fu Liberi e Uguali, prende la parola e rilascia una dichiarazione.
Dopo essersi presentata alle elezioni nelle file di LeU, ed essere stata ripescata alla Camera dei Deputati seppur sconfitta alle urne, in un'intervista a Fanpage.it, Laura Boldrini spara a zero contro il partito che l'ha voluta candidare affermando che la fine della forza politica capeggiata da Pietro Grasso era a lei già nota (!).
Addirittura, l'onorevole Boldrini ha sentenziato che si trattava di "un progetto senza futuro" e che, per tale motivo, "subito e in totale trasparenza alla prima assemblea nazionale" ella asserì di non credere "nel processo costituente del partito LeU".
Grazie dei fiori, verrebbe da rispondere. Intanto, però, con Liberi e Uguali si era candidata alle elezioni, e sempre grazie a Liberi e Uguali, malgrado il non esattamente entusiasmante risultato alle urne, è tornata a sedere in Parlamento. Le parole della Boldrini a Fanpage.it appaiono insomma come uno sfregio agli elettori, i quali - seppur pochi - il 4 marzo scorso hanno invece confidato nel progetto e hanno deciso di votarla. Uno sfregio ancor più condannabile nel momento in cui tali parole vengono esternate nel momento in cui la compagine politica si disgrega e si sfalda.
Rinnovando poi l'impegno di continuare "a lavorare per un'area progressista aperta a ciò che si muove nella società civile e unitaria, perché le elezioni Europee sono vicine e troppo importanti per andare alla spicciolata", l'ex Presidente della Camera dimostra ancora una volta di non rendersi conto di avere ormai praticamente contro non soltanto l'elettorato grillino (financo i delusi), quello del Pd e anche quello della Sinistra alternativa ai dem indignata dalla fine miseranda di Liberi e Uguali, ma anche di non essere ritenuta un personaggio di richiamo, come del resto ha dimostrato il suo insuccesso alle elezioni del 4 marzo (insuccesso che, tuttavia, grazie al ripescaggio, non le ha impedito di rientrare in Parlamento dalla finestra, a spese dei contribuenti).
Laura Boldrini, donna intelligente dalle mille doti, capacità e risorse in campo sociale, non è tagliata per la politica e dovrebbe una volta per tutte prenderne atto. A meno che non sia un'agente di Matteo Salvini sotto copertura. Un sospetto iperbolico e ironico ma neanche tanto peregrino, visto che - a ogni esternazione della onorevole maceratese - la Sinistra perde migliaia di voti a tutto vantaggio del nemico di sempre adesso Vicepremier e Ministro dell'Interno.