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Esercizio provvisorio: che cos'è? Come funziona? Quali i rischi per l'Italia

Esercizio provvisorio di bilancio se la manovra non viene approvata entro il 31 dicembre

“L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.”

Recita l’articolo 81 della Costituzione.

Quindi la situazione di “stallo” potrebbe durare al massimo fino al 30 aprile 2023.

Esercizio provvisorio negli enti locali

Quanto detto vale anche a livello locale. L’esercizio provvisorio degli enti locali è disciplinato dall’articolo 163, comma 1, del Tuel:

“Se il bilancio di previsione non è approvato dal Consiglio entro il 31 dicembre dell’anno precedente, la gestione finanziaria dell’ente si svolge nel rispetto dei principi applicati della contabilità finanziaria riguardanti l’esercizio provvisorio o la gestione provvisoria.”

Durante l’esercizio provvisorio, l’ente locale ha margini di operatività in materia di bilancio moto limitati:

non può ricorrere all’indebitamento;può impegnare esclusivamente le spese correnti (e non le spese in conto capitale), le spese correlate alle partite di giro e destinate a lavori pubblici urgenti; deve rispettare il vincolo di impignorabilità mensile che corrisponde a un dodicesimo degli stanziamenti del secondo esercizio del bilancio di previsione dell’anno precedente (ridotti delle somme già impegnate e del fondo pluriennale vincolato). Esistono alcune eccezioni, sempre previste dall’articolo 163 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, riguardo situazioni urgenti e non procrastinabili che richiedono spese immediate.

L’esercizio provvisorio di bilancio, sia a livello statale che locale, porta con sé il rischio di uno stallo gestionale dell’economia del Paese.

Lo Stato, infatti, limitandosi alle operazioni/spese di ordinaria amministrazione, non può adottare gli investimenti e le novità previste dalla legge di Bilancio: bonus, incentivi, proroghe, ed ogni altra misura volta alla crescita economica.

Oltre ai danni economici, che sono tangibili, i rischi maggiori dell’esercizio provvisorio di bilancio sono la perdita di credibilità nei confronti degli investitori stranieri e nell’opinione internazionale, cosa che lede il grado di fiducia di cui l’Italia gode all’estero, con effetti negativi sul mercato.