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Politica
Europee, Vannacci vale 1,5 milioni di voti. Per la Lega 4% in più

Effetto Vannacci sulle Europee

 

Se durante la scorsa estate il generale Roberto Vannacci aveva dato vita a un sorprendente caso letterario, con il suo libro “Il mondo al contrario”, in questo inizio d’anno lo stesso Vannacci è protagonista di un caso politico, perché ci si interroga su quale potrebbe essere il suo contributo di voti, se si candidasse tra le file della Lega, alle prossime elezioni europee.

Il vivace dibattito che le posizioni da lui espresse, prima nel libro e poi in molteplici interventi pubblici, hanno suscitato, con l’evidente emersione anche di una componente di opinione pubblica a suo favore (dato il successo di pubblico del libro, cosa che ha portato alla stesura di un secondo libro, che sta per uscire), ci fanno porre la seguente domanda: se viene confermata l’ipotesi di candidatura di cui sopra, quanti voti potrebbe raccogliere, e portare in dote alla Lega, il generale Vannacci?

La domanda in questione non ha, ovviamente, una risposta semplice, e ci vorrebbero degli appositi sondaggi per rispondere adeguatamente. Però alcune cose le sappiamo a prescindere dai sondaggi. Candidandosi, il generale diventerebbe il riferimento politico dell’estrema destra italiana, un segmento elettorale che oggi sta a destra di Fratelli d’Italia e della Lega. Si tratta di un segmento che può contare su un bacino di voto  oscillante fra i 500 mila e il milione di voti. Vannacci, con il suo archetipo di “guerriero” pronto ad agire con determinazione e visione strategica,  potrebbe, con la sua figura, sdoganare e legittimare questo segmento,  divenuto col tempo marginale.

Inoltre, il generale ha un suo specifico consenso personale nel variegato mondo dei corpi armati italiani, un mondo formato da circa 600 mila persone, che potrebbe riconoscersi nell’effetto “bandiera” indotto da questo baldanzoso generale.

In definitiva, il generale Vannacci potrebbe valere, come “personal brand”, all’incirca un milione e mezzo di voti (una percentuale attorno al quattro per cento degli esprimenti voto. Ma sono  voti , sicuramente, in sovrapposizione sia con Fratelli d’Italia che con la Lega. Non è detto, perciò, che se Vannacci entra in politica proprio con la Lega egli sia davvero in grado di convogliare sul partito tutto il suo bacino di voto potenziale. E’ però molto probabile che Vannacci si sia guadagnato un piccolo “esercito elettorale” personale. Che potrebbe, col tempo, anche crescere ulteriormente. Fantapolitica? Può darsi. Ma, come ormai ben sappiamo, nella politica italiana nulla è impossibile.






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