Politica

M5S, Di Maio vede Conte e tenta l'ultima mediazione. Timide aperture di Grillo

Di Alberto Maggi

M5S, l'incontro è durato un'ora nell'abitazione romana dell'ex presidente del Consiglio

Un'ora di faccia a faccia nell'abitazione romana di Giuseppe Conte, dalle ore 9:30 fino alle 10:30. Luigi Di Maio, impegnato fino a ieri in impegni internazionali nel suo ruolo di ministro degli Esteri del governo Draghi, scende in campo tentando l'ultima, estrema, mediazione tra Beppe Grillo e l'ex presidente del Consiglio. Il titolare della Farnesina non si è ancora espresso pubblicamente dopo lo showdown tra Conte e il garante del Movimento e sta provando a riannodare i fili del dialogo.

Il video di ieri di Grillo viene letto da più fonti come un'apertura all'ex premier con toni diversi rispetto a quelli del post durissimo di due giorni fa. Le riunioni dei gruppi parlamentari, sia Camera sia Senato, hanno evidenziato in modo inequivocabile come la scissione sia imminente nel caso in cui non si arrivasse a un compromesso. Di Maio è sicuramente il big 5 Stelle che ha più da perdere in caso di scissione. Se sta con Grillo rischia la poltrona di ministro vista l'ipotesi di uscita dall'esecutivo e forse anche il posto in Parlamento alle prossime elezioni se non ci fosse una deroga al vincolo del doppio mandato.

Ma se Di Maio sta con l'ex presidente del Consiglio perde quel ruolo di punto di riferimento nei gruppi pentastellati e di fatto si metta all'ombra di Conte. Ecco perché, su spinta anche di altri importanti big come Stefano Patuanelli, Stefano Buffagni e soprattutto il reggente Vito Crimi, il ministro degli Esteri sta provando l'ultima, disperata, mediazione in particolare sul nodo del nuovo stato per evitare in extremis la clamorosa rottura.