Politica

Federica Gasbarro, "la Greta italiana", è la nuova cocca di Luigi Di Maio

Di Giuseppe Vatinno

Impegno Civico candida la giovane attivista green

Impegno Civico arruola la scaltra 26enne Gasbarro, che ha importato in Italia il modello-Greta

 

È fatta. Luigino Di Maio che non sa più a che santo votarsi per racimolare qualche voto per il suo sgangherato movimento Impegno Civico ha imbarcato anche la “Greta italiana”, così è pomposamente chiamata questa ragazzotta di 26 anni, abile e scaltra, che ha avuto l’indubbio merito di capire da subito che, come tutti i successi, quello della pasionaria verde per il Clima Greta Thunberg poteva facilmente essere importato in una Repubblica delle banane come la nostra. Ed infatti il giochetto ha funzionato e lei ha cominciato ad apparire in TV presentandosi come la controparte italiana dell’ex giovane autistica svedese.

Intendiamoci, i cambiamenti climatici non solo sono in atto ma rappresentano un vero rischio esistenziale per l’intera umanità. Il problema però è che, in questo campo, basta che una preoccupazione sia condivisa a livello mondiale per aprire il campo ad opportunisti di ogni tipo e a chi vuole fare solo carriera facilmente all’ombra del green.

Non diciamo che la Gasbarro sia così ma il suo iper - presenzialismo non depone certo bene. Le battaglie ambientali richiedono molta costanza, dedizione e conoscenza delle leggi della fisica, non sono cose da ragazzi ideologizzati, ma da scienziati competenti.

Ma torniamo a Giggino ‘o ambientalista, appena reduce, nella veste di Giggino ‘o gattaro, da un fondamentale accordo con il Partito Animalista Italiano la cui rilevanza aveva già allarmato le principali cancellarie europee.

Ora, con questa ulteriore mossa, il ministro degli Esteri diviene un pericoloso concorrente anche per Giorgia Meloni.

Si dice che Bruno Tabacci, che di queste cose ambientaliste non ci capisce niente ed anzi dagli stanno pure sonoramente sulle balle, sia perplesso e in stato confusionale. In effetti, fatte le dovutissime proporzioni, Tabacci assomiglia inquietantemente sempre più a un Joe Biden di Riccione.

Ora si chiede con preoccupazione quale sarà la prossima mossa del suo trasformista amico: mica vorrà stringere un accordo anche con Adriano Panzironi e il suo movimento anti – medicina? Certo che il simbolo della ghigliottina ricorda a Di Maio gli antichi furori, ma è solo un attimo, poi torna normale, cioè trasformista democristiano.