Politica

Femminicidi, Bongiorno: "Vittima sentita in 3 giorni o via il fascicolo ai pm"

Il piano del governo per contrastare la violenza sulle donne

Braccialetti ai violenti e giustizia più veloce: il piano del governo contro i femminicidi

Il governo si muove contro il femminicidio. E prepara un piano di contrasto. Come spiega Repubblica, "il governo punta anche sul braccialetto elettronico per aumentare la sicurezza delle vittime. Il Codice rosso fissa in tre giorni il tempo massimo per ascoltare una donna". Il procuratore Francesco Menditto, sostiene che "serve formazione a tutti i livelli e specializzazione, oltre a strumenti efficaci per bloccare l’uomo maltrattante e mettere in sicurezza la vittima. Il fermo del pm quando c’è un pericolo imminente per la vittima per esempio, e il braccialetto elettronico. Uno strumento oggi solo facoltativo: deve diventare obbligatorio".

Sempre secondo Repubblica, "l’altro nodo è investire nella formazione di operatori delle forze dell’ordine, avvocati, magistrati, medici, assistenti sociali, docenti, personale sanitario. Quella su cui la premier ha impegnato il governo ricordando anche ieri, tra le misure di intervento ispirate a «prevenzione, protezione e certezza della pena» per fermare la «barbarie», il rifinanziamento di centri antiviolenza e case rifugio".

Il piano del governo viene spiegato direttamente da Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia del Senato, in un'intervista a Repubblica. "Il mio Codice, scritto nel 2019 da ministra della Pa, ha già dato ottimi risultati: oggi molte più donne denunciano, tanto che alcuni si lamentano per quello che chiamano “l’intasamento” delle procure. Un’obiezione che trovo offensiva: più donne denunciano, più donne possono essere salvate. C’è sicuramente un problema legato all’applicazione del Codice: la sua efficacia viene messa a repentaglio ogni qual volta non viene rispettato il termine di tre giorni entro cui la vittima dev’essere ascoltata".

Per questo, Bongiorno afferma che "abbiamo previsto che, in caso di ritardi od omissioni, il fascicolo possa essere avocato dal procuratore generale. Vuol dire che, rispetto al pm che indaga, potrà intervenire una seconda figura. È importante. Se una donna trova la forza di denunciare, lo Stato non deve abbandonarla: sarebbe un tradimento".