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Fi, Brunetta molla Salvini: "La Lega ci odia. Ora governo di unità nazionale"

L'ex ministro attacca il leader del Carroccio:"Siamo in queste condizioni per colpa di Matteo che ha regalato la centralità ai grillini"

Fi, Brunetta molla Salvini: "La Lega ci odia. Ora governo di unità nazionale"

Renato Brunetta esce allo scoperto e di fatto sconfessa l'alleanza di centrodestra con un duro attacco a Salvini: "I leghisti ci odiano, ora serve un governo di unità nazionale. Io con il premier parlo – spiega Brunetta al Giornale – mentre con Salvini non ci riesco. E non è che non abbia il suo numero di telefono. È lui che non risponde. Non risponde neppure a Berlusconi. Se vuoi comunicare con lui, dicono, che devi passare attraverso la senatrice Ronzulli. E la stessa cosa vale con Giorgetti. Lui neppure ti saluta, magari perché ha paura che lo riferiscano a Salvini. E pensare che siamo in queste condizioni per Salvini: è lui che ha regalato la centralità ai grillini, accettando di fare un governo con loro che avevano avuto meno voti della coalizione di centrodestra; è lui che con il Papeete ha aperto la strada pure al Conte due, in cui il Pd per anti-salvinismo ha accettato l’egemonia dei 5stelle".

"Di fronte ai guai del Paese – prosegue Brunetta – sono stufo della retorica dell’unità. Va messa in pratica. Una maggioranza che esulta per aver approvato con pochi voti lo scostamento di bilancio, dimostra di non aver capito che pericoli corre l’Italia. Si contrappongono due impotenze: una maggioranza e un governo che non sono all’altezza dell’emergenza; e un centrodestra che non ha la forza di rappresentare un’alternativa. La coalizione di governo tenterà di non schiodare, resterà abbarbicata al potere. Ma non ha fatto i conti con l’epidemia. Io faccio tutti i giorni gli scongiuri perché la situazione non peggiori, ma la ragione purtroppo mi dice che non sarà così. Per cui faccio un appello a tutte le forze responsabili che vogliono cimentarsi in uno sforzo comune, che vogliono partecipare ad una coalizione di unità nazionale per l’emergenza. Ormai, notizia di queste ore, il Covid sta entrando sempre più in Parlamento e visto che non possiamo accettare una modifica autoritaria dei regolamenti parlamentari come il voto a distanza, ci sarà bisogno di tutti. Altrimenti non ci resterà che piangere».