Politica

Ue, Forza Italia sfida la Lega: "Esercito unico tema delle prossime settimane, è nella risoluzione del Centrodestra"

Cattaneo: "Berlusconi ci aveva visto prima degli altri"

Di Alberto Maggi

"Dobbiamo anche spiegare ai cittadini perché difendersi. Perché purtroppo è aggredita la democrazia ovvero la nostra libertà". Intervista



"L'idea di una difesa comune, di un esercito europeo e di una politica estera che parli la stessa lingua è da tanti anni un'intuizione, un'idea e una visione portata avanti da Forza Italia e dal presidente Silvio Berlusconi in primis. Tanto è vero che lo abbiamo scritto un anno fa nel nostro programma per le elezioni europee". Alessandro Cattaneo, responsabile Dipartimenti di Forza Italia, intervistato da Affaritaliani.it, rilancia con forza la necessità di costruire una difesa e un esercito europeo, malgrado la Lega non sia d'accordo e non ci sia la stessa visione nella maggioranza di governo. "Oggi le urgenze e le aree di crisi che viviamo nel mondo ci impongono che il tema della difesa torni al centro. Però ancora una volta Berlusconi ci aveva visto prima degli altri perché non aveva avuto bisogno di queste crisi internazionali per convincersi della bontà di un progetto del genere. Un progetto alto. Aveva capito che prima o poi dei momenti di crisi sarebbero venuti".

"E' ovvio che non possiamo passare da un giorno all'altro a un esercito europeo. Però intanto il tema della difesa in senso ampio è tornato protagonista. Dobbiamo anche spiegare ai cittadini perché difendersi. Perché purtroppo è aggredita la democrazia ovvero la nostra libertà. Oggi, anche su questo Berlusconi ci aveva visto prima di tutti, se osserviamo i cittadini che vivono sotto totalitarismi e quelli che vivono sotto democrazie, i secondi sono largamente minoranza. Non solo, le dittature e i totalitarismi hanno oggi un atteggiamento aggressivo verso le democrazie. Oggi può apparire non diretto il pericolo, ma è la nostra stessa libertà in pericolo. Libertà di scendere in piazza o di esprimere idee diverse è messo in pericolo. Ed è per questo motivo che bisogna difendersi e quindi definire strategie comuni su come organizzare questa difesa", sottolinea l'esponente azzurro.

"Come organizzare questa difesa unica europea diventa il tema delle prossime settimane, come anche il vicepremier e ministro Tajani si sta battendo in Europa. Su questo principio si è basata la risoluzione che abbiamo con il Centrodestra unito e le opposizioni divise in Parlamento. Su come realizzare una difesa europea certo che abbiamo idee diverse nella maggioranza da oltre 20 anni, infatti siamo in famiglie europee differenti. Intanto però la necessità della difesa unica europea l'abbiamo messa al centro dell'azione politica", aggiunge Cattaneo.

"Per Forza Italia è chiaro che bisogna andare verso un esercito comune dell'Unione europea ma da subito mettere a fattor comune in modo migliore la nostra industria di difesa. In parte lo facciamo già, c'è ad esempio un progetto dell'aeronautica molto avanzato che ci vede insieme al Regno Unito e al Giappone e ci sono anche altre filiere industriali che ci legano alla Germania e altri stati europei. Se sommassimo la spesa per la difesa che ogni Paese singolarmente fa in Europa, la somma determinerebbe un investimento che ci metterebbe al pari delle altre forze globali. Niente di meno della Cina e della Russia. Divisi purtroppo non facciamo economia di scala, disperdiamo risorse e tecnologie. Prima cosa quindi mettere insieme le filiere. Dopodiché occorre investire di più in questo momento spiegando che difendiamo la libertà e che l'investimento nella difesa vuol dire investimento tecnologico, innovazione, posti di lavoro, benefici che arrivano anche per le nostre comunità e società. Nelle democrazie si fa più fatica ad arrivare a conclusioni condivise perché è giusto il senso di critica, però assolutamente è doveroso farlo. E sono sicuro che i cittadini europei capiranno e la forza delle democrazie vincerà sulla forza dei totalitarismi", conclude il responsabile Dipartimenti di Forza Italia.

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