Forza Italia: pro-Cdx, centristi, anti-Salvini e... La mappa dei berlusconiani - Affaritaliani.it

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Forza Italia: pro-Cdx, centristi, anti-Salvini e... La mappa dei berlusconiani

Di Alberto Maggi

Ecco chi sta con chi: le sfumature nel mondo di Forza Italia e di Silvio Berlusconi. I nomi

Grandissima preoccupazione per il futuro del Paese, soprattutto per la tenuta delle imprese e dell'occupazione, nessuna volontà di fare da stampella al governo Conte e impegno per mantenere unita la coalizione di Centrodestra, spostandola però su posizioni meno sovraniste e anti-europee. Sono i punti chiave che muovono l'azione politica di Silvio Berlusconi, proprio nei giorni in cui di fronte alle drammatiche conseguenze del post-lockdown da coronavirus Forza Italia comincia a dare qualche segnale di risveglio nei sondaggi.

Accanto all'ex premier la figura principale almeno dal punto di vista di immagine e mediatico è sicuramente quella del vicepresidente del partito ed europarlamentare Antonio Tajani, che proprio questa mattina ha rilasciato un'intervista ad Affaritaliani.it (clicca qui per leggere l'articolo). Da ex presidente del Parlamento europeo, Tajani è l'anello di collegamento soprattutto con Bruxelles e in particolare con il Partito Popolare Europeo guidato dalla Cdu-Csu di Angela Merkel.

Altro berlusconiano al 100% che rappresenta la linea di Arcore nei talk show e nei telegiornali è sicuramente Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato. Licia Ronzulli, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, è anche lei una fedelissima sempre al fianco dell'ex Cavaliere e che ha anche buoni rapporti con molti esponenti della Lega. Superberlusconiani sono anche Sestino Giacomoni, vicepresidente della Commissione Finanze alla Camera e membro del coordinamento di presidenza di Forza Italia (sempre presente ai vertici del Centrodestra), e Roberto Occhiuto, vice capogruppo vicario del partito alla Camera.

All'interno del mondo di Forza Italia ci sono anche delle sfumature - non posizioni diverse - soprattutto sulla collocazione politica e sul futuro del Centrodestra. I più vicini a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni sono sicuramente due presidenti di Regione: Jole Santelli, da poco a guida della Calabria e che ha innescato una dura battaglia con il governo di Roma sulla riapertura anticipata, e il Governatore del Piemonte Alberto Cirio, che in passato qualcuno aveva addirittura vociferato fosse pronto a passare con il Carroccio e che ha un rapporto di piena fiducia con il leader piemontese della Lega Riccardo Molinari, capogruppo a Montecitorio.

Ferme sull'esigenza di mantenere unità la coalizione con Lega e FdI e contrarie senza se e senza ma a qualsiasi dialogo con il Pd ma anche con i renziani di Italia Viva sono Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini, rispettivamente capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama e a Montecitorio. Anche gli ex Alleanza Nazionale come Maurizio Gasparri sono nettamente dalla parte della coalizione e di un rapporto solido con Salvini e Meloni.

Chi invece non ha mai avuto una particolare passione politica per l'ex ministro dell'Interno e in generale per le posizioni sovraniste è la vicepresidente della Camera Mara Carfagna che, ad esempio, ha chiesto una regolarizzazione delle colf. Accanto a lei anche Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia e condirettrice de Il Riformista, che si definisce "una fan dell'Europa" ed è quindi lontana anni luce dai leghisti come Borghi, Bagnai e Rinaldi.

Renato Brunetta non è certo un salviniano, e nemmeno un meloniano, anche se non fa sconti all'esecutivo Conte. Stesso discorso per il deputato azzurro Alessandro Cattaneo. Ancora più al centro, tanto da poter addirittura uscire da Forza Italia perché troppo legata in particolare a Salvini, è Renata Polverini, ex presidente della Regione Lazio ed ex segretario generale dell'Ugl (il sindacato di destra).

Ci sono infine le due figure chiave nel mondo berlusconiano ovvero quelle dei consiglieri Gianni Letta e Niccolò Ghedini. L'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, su posizioni decisamente moderate e centriste, è l'anello di collegamento con il Quirinale e con il Vaticano e, seppur non lavori (pare, almeno al momento) per rilanciare il Nazareno e un'alleanza con i renziani, spinge per sottolineare sempre e comunque le differenze con Lega e FdI e mentiene anche buoni rapporti con Palazzo Chigi.

Ghedini, invece, è l'uomo macchina (ma anche mente) del partito che tiene i rapporti con i territori, che si occupa di liste quando si avvicinano le varie elezioni e che ha ottime relazioni con gli alleati di Centrodestra, in particolare per quanto riguarda il Carroccio con Giancarlo Giorgetti.

Per ultimo, anche se non riguarda direttamente Forza Italia, ci sono i figli dell'ex Cavaliere, in particolare Marina e Piersilvio. I quali, alla guida del colosso media di famiglia, puntano sempre e comunque alla stabilità politica e a evitare qualsiasi strappo con l'Unione europea (soprattutto con la Germania vista l'operazione di Mediaset con la tedesca ProSiebenSat.1).