Politica
"Forza Italia senza coraggio e visione". Parla la senatrice azzurra Tiraboschi
"Toti? Avrebbe fatto meglio a restare nel partito"
INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT ALLA SENATRICE DI FORZA ITALIA VIRGINIA TIRABOSCHI
Qual è il futuro del Centrodestra ora che governano M5S e Pd?
"Il centrodestra, se vuole portare avanti le proprie idee e le sfide del XXI secolo, deve restare unito, soprattutto ora che PD e 5 Stelle governano insieme a livello centrale e si apprestano quantomeno a valutare l’ipotesi di coalizzarsi, anche attraverso una ibridazione non così innaturale nel governo dei territori locali. Il trasformismo dei Cinquestelle unito all’organizzazione del PD sposteranno fortemente a sinistra il baricentro dell’azione di Governo, riaprendosi così spazi nell’elettorato moderato e riformista che Forza Italia può rappresentare, riequilibrando il messaggio sovranista della Lega e dei Fratelli d’Italia".
Dove va Forza Italia? Esiste un delfino di Silvio Berlusconi?
"Prima di parlare di successori bisognerebbe parlare di programmi e idee, cosa che non avviene da tempo. Le classi produttive del nostro paese, la PMI, che ha fatto grande l’Italia nel mondo, le comunità che credono nei loro territori, i giovani meritevoli devono ritornare a credere nella politica, non perché promettiamo con slogan riforme oggi impossibili, ma perché abbiamo una nuova visione del futuro del nostro paese, consapevoli che un sano riformismo è quanto mai urgente per definire un nuovo paradigma economico, industriale, sociale, culturale e politico, che prevede la capacità di costruire soluzioni a questioni complesse (immigrazione, digitalizzazione, globalizzazione), che non possono passare attraverso risposte immediate, facili e populiste. Forza Italia può ritornare a essere centrale se discute, offre una nuova visione dell’Italia in Europa e nel mondo e se dimostra di essere capace di selezionare dal basso, attraverso un serio congresso che lavori per costruire una classe dirigente meritevole, rappresentativa delle comunità e portatrice di idee nuove, fresche, ricche di discontinuità e coraggio, che nei momenti di forte cambiamento, per non morire, sono più necessarie delle piazze rivoluzionarie. Solo a quel punto sarà più facile avere un leader adeguato al processo. Oggi, in Forza Italia, non vedo né coraggio, né visione, ma solo un mantenimento, sempre meno attrattivo, dell’esistente senza alcun profumo di futuro".
Matteo Salvini può essere il leader del Centrodestra?
"Caratterialmente credo di essere diversa da Matteo Salvini che non conosco, forse anche per esperienze politiche passate e per sensibilità. Credo che, le articolazioni interne alla Lega, così come in un centrodestra unito al governo del paese richiedano un abile mix di autorevole visione di direzione del paese unita ad un sempre forte rapporto di leadership con il popolo".
Che cosa pensa della scissione di Giovanni Toti?
"Non conosco Giovanni Toti, ma credo che abbia accelerato la separazione convinto che si sarebbe andati in tempi non troppo lunghi verso le elezioni. Per cambiare un progetto politico, non più adeguatamente propulsivo, qual è quello di Forza Italia, sarebbe stato meglio rimanere al suo interno e contribuire con idee nuove, partecipando anche, come importante leader regionale, alla selezione di una nuova classe dirigente".