Politica

Franco De Benedetti è per il braccialetto Amazon

Giuseppe Vatinno

Franco De Benedetti pro Amazon

Ieri Franco De Benedetti, fratello del più famoso Carlo, ha detto la sua sulla vicenda del braccialetto elettronico Amazon che tanto scalpore sta facendo in questi giorni.

Il dibattito televisivo in tarda serata vedeva anche la presenza del vice direttore del Corriere della Sera Daniele Manca e di un sindacalista.

Premessa utile se non indispensabile: l’ingegner Franco è stato senatore Pds e Ds per tre legislature ed è sempre stato considerato appartenente alla cosiddetta area liberal della sinistra.

Ma veniamo al sodo; ieri sera De Benedetti ha affermato che il clamore che c’è stato e c’è tuttora sulla vicenda è un frutto avvelenato del clima anti industrialista che vige in tutta Europa e in Italia, naturalmente, in particolare, e che insomma noi europei siamo “invidiosi” che negli Usa le cose marcino diversamente e che il braccialetto lì magari è visto come una buona innovazione che aiuti nel lavoro gli operai.

Daniele Manca gli ribadiva correttamente, facendogli notare che la tecnologia in sé non è né buona né cattiva, ma che è l’utilizzo che se ne fa che la colora, per così dire, eticamente, mentre il sindacalista, tirando l’acqua al suo mulino, ripeteva il mantra dei mancati accordi tra Amazon e i sindacati.

Insomma, la posizione di De Benedetti ribadisce, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il centro - sinistra è lontano anni luce dai lavoratori e dai loro problemi e questa è stata sempre anche la posizione del fratello Carlo De Benedetti, già capo dell’Olivetti, poi smantellata insieme alla promettentissima informatica italiana.

Anche allora l’area Olivetti era vista come un’area di sinistra, liberal, politically correct per l’influenza utopica del fondatore Adriano, che ancor oggi spopola tra i ricconi della finanza e delle aziende italiane con gli impiegati e gli operai che si interrogano, un po’ storditi, cosa sia successo, visto che si ritrovavano, almeno formalmente, nella stessa barca con il “padrone”.

Anche Amazon è liberal, aperta, politically correct e di “sinistra”, insieme a Google e Facebook e a tutta la Silicon Valley, ma ciò non toglie che si faccia gli affari suoi e che degli operai non gliene interessi molto. Forse è anche per questo che alla fine ha vinto le elezioni Usa lo scorretto Donald Trump invece della liberal di sinistra Hillary Clinton e così è per l’Italia, che vede l’avanzata dei partiti populisti.