Politica
Gallerie, "sicura" solo una su cinque. Ma Salvini pensa al Ponte sullo Stretto
Mentre in Italia il 19% delle gallerie non rispetta pienamente i termini di sicurezza, Salvini si diverte da Vespa con il plastico del Ponte sullo Stretto
Sui 465 tunnel citati, 416 sono aperti al traffico e 49 ancora in progettazione. Ma dei 416 solo 81, ossia il 19%, rispettano i requisiti “minimi” di sicurezza, stabiliti proprio dalla norma del 2006 e applicati alle gallerie della rete europea lunghe oltre 500 metri. Mentre gli altri 335 non sono ancora “pienamente conformi”. La relazione precisa comunque che per ulteriori 81 gallerie i 19 gestori coinvolti hanno già dichiarato la fine dei lavori di adeguamento e sono in attesa soltanto della “formalizzazione dell’istanza di autorizzazione alla messa in servizio”. Per cui, l’efficienza sarebbe di fatto garantita, anche se ancora non vidimata su carta.
Tirando le somme, tuttavia, quando viaggiamo attraversiamo appena 162 gallerie davvero affidabili sulle 416 considerate. Non un gran sollievo. Certo, un decreto del governo Draghi ha dato respiro ai soliti concessionari e ha diluito i termini temporali per raggiungere i target di conformità ai requisiti, fissandoli alla fine del 2025 per i tunnel Tern e addirittura al 31 dicembre 2027 per le infrastrutture subentrate nel network solamente nel 2014 (a seguito di un regolamento Ue del dicembre 2013).
Inoltre, la relazione tende a smussare l’allarme con una postilla: “Si evidenzia che la condizione di non completo adeguamento non significa assenza di misure di sicurezza per le gallerie italiane. I singoli requisiti, sebbene non ancora pienamente conformi, presentano un grado di conformità dichiarato dai gestori comunque piuttosto elevato”.