Politica
Almasri, Gasparri ad Affaritaliani.it: "Inesistente credibilità della Corte penale internazionale"
"Dovrebbe guardarsi allo specchio e riorganizzarsi". Intervista
![Maurizio Gasparri Maurizio Gasparri](/static/upl2023/maur/0000/maurizio-gasparri9.jpg)
"O il libico era pericoloso da sempre per i fatti commessi in anni lontani, e forse rinnovati di recente, o non lo era nemmeno nel momento in cui è entrato in Italia"
"Condivido la decisione del governo. Gli ultimi fatti dimostrano la mancanza di credibilità della Corte penale internazionale". Il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri, intervistato da Affaritaliani.it, commenta la decisione dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni di non firmare la dichiarazione contro le sanzioni di Donald Trump alla Corte penale internazionale e risponde alla domanda se la Cpi andrebbe riformata, anche e soprattutto dopo il caso Almasri.
"Il procuratore attuale ha difeso nel passato personaggi dalla dubbia fama", sottolinea il presidente dei senatori azzurri. "La decisione di usare dapprima il bollino blu, che non prevedeva l'arresto per il noto esponente libico (Almasri, ndr), e all'improvviso, dal 18 gennaio, il bollino rosso che prevedeva l'arresto solo quando è arrivato in Italia dimostra la inesistente credibilità della Corte penale internazionale".
"O il libico era pericoloso da sempre per i fatti commessi in anni lontani, e forse rinnovati di recente, o non lo era nemmeno nel momento in cui è entrato in Italia. Questa mutazione del bollino blu in bollino rosso spiega più di qualsiasi altra vicenda la scarsa credibilità di questo organismo. Pertanto, condivido qualsiasi decisione del nostro governo su questa istituzione, che dovrebbe guardarsi allo specchio e riorganizzarsi", conclude Gasparri.
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