Corporate - Il giornale delle imprese
Mediobanca, risultati del primo semestre dell'esercizio 2024/2025: utile netto a € 660 mln
Nagel (Mediobanca): "Dopo aver chiuso lo scorso esercizio con i risultati migliori di sempre, Mediobanca ha confermato anche in questo semestre la crescita di tutte le sue divisioni"
![](/static/upl2024/albe/0002/alberto-nagel14.jpg)
Mediobanca presenta i risultati del primo semestre dell'esercizio 2024/2025: utile netto pari a 660 milioni di euro
Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha approvato i risultati del primo semestre dell'esercizio 2024/2025, confermando una crescita solida in tutte le aree di business. L'utile netto ha raggiunto i 660 milioni di euro, con un aumento dell'8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi consolidati si attestano a 1,8 miliardi di euro (+7%), sostenuti da un’elevata performance nei segmenti Wealth Management (WM), Corporate & Investment Banking (CIB), Consumer Finance (CF) e Insurance (INS).
L'istituto ha registrato una forte accelerazione nel secondo trimestre, con ricavi pari a circa 1 miliardo di euro, trainati in particolare dal Wealth Management e dal Corporate & Investment Banking. In virtù di questi risultati, Mediobanca ha rivisto al rialzo i target per il 2026, prevedendo ricavi a circa 4 miliardi di euro rispetto ai precedenti 3,8 miliardi, un utile netto superiore a 1,4 miliardi di euro e una distribuzione totale cumulata nel triennio 2024-2026 che supererà i 4 miliardi di euro.
Nel Wealth Management, i ricavi hanno raggiunto i 480 milioni di euro con un incremento del 5%, mentre l'utile netto è cresciuto del 10% attestandosi a 111 milioni di euro. Questo risultato è stato favorito dalla crescita della raccolta netta (NNM) di 4,8 miliardi nei sei mesi e dal rafforzamento del modello Private Investment Banking.
Il Corporate & Investment Banking ha registrato un incremento del 32% nei ricavi, che si sono attestati a 451 milioni di euro. Le commissioni, in forte crescita del 75%, sono state trainate dall’advisory e dalle operazioni internazionali, portando l’utile netto del settore a 142 milioni di euro, con un incremento del 31%. Nel settore Consumer Finance, i ricavi hanno raggiunto i 629 milioni di euro con una crescita dell'8%, mentre l'utile netto ha toccato il record di 203 milioni di euro. La divisione ha erogato 4,3 miliardi di euro nei sei mesi, segnando un incremento dell'11% grazie a un focus strategico sul credito diretto e digitale.
Il comparto Insurance ha contribuito con 243 milioni di euro di ricavi, registrando un incremento del 9%, mentre l'utile netto ha raggiunto i 241 milioni di euro, confermando la stabilità e la redditività dell’investimento in Assicurazioni Generali. Mediobanca continua a garantire un'elevata generazione di capitale, con un CET1 al 15,2%. La distribuzione agli azionisti prevede un acconto sui dividendi e un piano di buyback da 385 milioni di euro, già eseguito per il 61%.
Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca, ha dichiarato: “Dopo aver chiuso lo scorso esercizio con i risultati migliori di sempre, Mediobanca ha confermato anche in questo semestre la crescita di tutte le sue divisioni, consolidando le principali iniziative del Piano 23-26. Tutte le piattaforme distributive fisiche e digitali sono state potenziate, attraendo i migliori talenti; l’offerta di servizi è stata ampliata e riposizionata sempre più sul modello Private Investment Banking, con un ottimo riconoscimento da parte dei clienti nelle loro decisioni di investimento, di finanziamento, di consulenza ordinaria e straordinaria. La crescita sostenibile del business è ben avviata e procede ad una velocità stabilmente superiore al passato. Mediobanca è concentrata sull’esecuzione del Piano 'One brand- One culture' che la colloca come operatore sempre più focalizzato sul Wealth Management fortemente integrato con un Corporate & Investment Banking sinergico e diversificato. Remunerazione degli azionisti e creazione di valore collocano Mediobanca ai migliori livelli settoriali, in uno scenario di riduzione dei tassi di interesse".