Politica

Lega, il Giorgetti moderato fa breccia tra i centristi

di Paola Alagia

Il numero due del Carroccio è osservato speciale tra i renziani. Aperture da Coraggio Italia, tiepida Più Europa

Le parole di Giancarlo Giorgetti avranno pure addensato le nubi sotto il cielo di via Bellerio, tant’è che il segretario della Lega Matteo Salvini non ha perso tempo e ha già fatto partire la contraerea, ma nel campo di centro hanno avuto tutt’altro effetto. Prova ne sono le parole di Carlo Calenda al Messaggero. Sebbene il leader di Azione metta in chiaro di non parlare mai di centro – “Credo che occorra stare insieme in un'alleanza tra persone serie che riunisca popolari, liberali, socialdemocratici” -, sul vicesegretario del Carroccio non ha dubbi: “Le cose che sta dicendo in questi giorni che lo accomunano ad altre personalità leghiste da Zaia a Fedriga dimostrano un profilo di leadership che si va definendo”.

Ma Calenda non è il solo a riflettere sulle posizioni espresse apertis verbis da Giorgetti nelle anticipazioni del nuovo libro di Bruno Vespa. A cominciare dal suo sguardo puntato sul Ppe. In realtà, si tratta di cose che il numero due della Lega ha sempre pensato. Non a caso, a Palazzo c’è chi sottolinea il fatto che “se ora ha cominciato a dirle è solo perché ha le spalle coperte da Draghi”. Ma tant’è. L’effetto di smuovere un po’ le acque l’ha ottenuto. Più fuori che dentro il suo partito.

Salvini, è vero, ha subito convocato il consiglio federale per oggi e annunciato un’assembla programmatica per l’11 e 12 dicembre, mentre sul fronte Ue già ieri ha spinto nuovamente l’acceleratore sul progetto di un gruppo unico sovranista in Europa. Ma rientra nel gioco delle parti. Alla fine, infatti, i due big della Lega sanno bene di aver bisogno l’uno dell’altro. Altra cosa sono invece le riflessioni che maturano fuori dal perimetro leghista. Perché una Lega nel Ppe piuttosto che vicina a posizioni antieuropee finirebbe col cambiare anche il volto della destra italiana. Tanto per cominciare vorrebbe dire che starebbe nella stessa casa di Forza Italia.

E un Carroccio più vicino a FI e che rompe con FdI, sul piano della prospettiva politica, può diventare interessante per chi aspira a costituire un’area di centro, liberale ed europeista. Lo dice in maniera netta ad Affaritaliani.it Osvaldo Napoli. Il deputato di Coraggio Italia non ha dubbi: “Quella espressa da Giorgetti, come da Garavaglia e Fedriga, è una linea condivisibile da tutta l’area moderata. Sarebbe una grande occasione, il messaggio è interessante, ma il problema vero è capire se a queste parole seguiranno o meno dei fatti perché nel panorama italiano possa nascere una formazione moderata e centrista che, tra l’altro, sarebbe maggioritaria nel Paese”. Se così non fosse, l’effetto, continua Napoli, “potrebbe essere ritrovarci una Lega sempre più populista e più sovranista. L’accordo che Salvini vuole fare con i premier di Ungheria e Polonia, infatti, sarebbe uno schiaffo, e non solo nei confronti di Giorgetti”.