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Giudice Catania, Lega all'attacco: "Presenteremo un'interrogazione a Nordio"

di redazione politica

Salvini: "Giudice Catania? Non ci facciamo intimidire, faremo la riforma della giustizia". Il ministro Piantedosi rincara la dose: "Impugneremo la sentenza"

Ragusa, si svuota il centro per rifugiati dopo la sentenza del tribunale di Catania. È scontro tra la giudice e la premier Meloni

Mentre si svuota il centro di trattenimento per rifugiati richiedenti asilo aperto a Ragusa nell’area industriale Modica-Pozzallo, non si placano le polemiche riguardo la sentenza del tribunale di Catania, secondo cui il provvedimento del questore di Ragusa sarebbe illegittimo poiché in contrasto con la normativa europea. Così, il tribunale ha conseguentemente dichiarato illegittimo il trattenimento dei richiedenti asilo. Il centro per i rifugiati richiedenti asilo di Modica-Pozzallo può ospitare fino a 84 persone ed è attiguo al Cpr dove attualmente si trovano 141 migranti a fronte di 152 posti disponibili. Nell'hotspot, invece, al momento ci sono 237 migranti, tra dei quali ospedalizzati. Oltre le critiche da parte della premier, arrivano anche lapidarie le posizioni della maggioranza di governo. 

Migranti, Piantedosi: “Impugneremo la sentenza del giudice di Catania”

''Dalla lettura degli atti e della decisione del giudice sono convinto che ci siano gli estremi per impugnare. Quindi impugneremo e siamo convinti che abbiamo ragioni da sostenere nel grado di giudizio successivo''. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nel corso del punto stampa a Imperia, dove ha partecipato al comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica.

''Questo di certo non frena le nostre iniziative - ha aggiunto - cercheremo di rimpatriare attraverso le procedure accelerate che sono previste dalle leggi nazionali ed europee, il trattenimento è solo uno strumento in più per questo tipo di procedure''.

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Migranti, Lega:  "Interrogazione a Nordio su giudice Catania, temiamo scelta ideologica"

"La Lega al Senato presenterà un'interrogazione al ministro della Giustizia per approfondire la vicenda del giudice che non ha convalidato il fermo di migranti nel centro richiedenti asilo di Pozzallo. Alla luce delle informazioni lette oggi sui giornali, che riferiscono di petizioni da parte del magistrato contro Salvini ministro dell'Interno e campagne pro Ong, non vorremmo sia stata fatta una scelta ideologica. Nella nostra Repubblica è lecito avere opinioni politiche e poterle esprimere, ma questo non può succedere in un tribunale, dove i giudici devono rispondere soltanto alla legge". Così la senatrice della Lega, Erika Stefani.

Tardino (Lega): "L'uso politico della giustizia lede l'autorevolezza della magistratura. Caso Catania eclatante”

“L’esistenza di un metodo che purtroppo schiaccia principi e diritti servendosi sistematicamente di un uso politico della giustizia non fa un buon servizio al Paese, né alla autorevolezza della magistratura, che viene vieppiù lesa tanti più sono i casi di magistrati politicizzati che emettono sentenze in preda ai propri convincimenti ideologi anziché in ossequio al Codice”.

“È il caso”, continua, "della giudice catanese che posta su Facebook commenti poco consoni al ruolo che ricopre e che guarda caso procede alla liberazione di migranti fermati in base alle norme dell’ultimo decreto varato dal governo, tra cui uno già destinatario di un provvedimento di espulsione. Siamo davvero sicuri che la sua scelta sia stata dettata da reali motivi di applicazione della legge o piuttosto da propria faziosità ideologica? Il ministro Nordio dovrebbe disporre un’ispezione per verificare l’operato della giudice, se sia imparziale o se palesemente contro il governo Meloni e le sue linee guida in materia di immigrazione”.

Migranti, Salvini: "Giudice Catania? Non ci facciamo intimidire, faremo la riforma della giustizia"

"Le notizie sull’orientamento politico del giudice che non ha convalidato il fermo degli immigrati sono gravi ma purtroppo non sorprendenti. Già nel 2019, quando ero al Viminale, ci scontrammo con giudici del Tar che cercavano di boicottare i Decreti sicurezza e che sposavano pubblicamente le tesi della sinistra. Il tutto senza dimenticare le rivelazioni di Luca Palamara e le intercettazioni contro il sottoscritto che 'va fermato anche se ha ragione'". Così Matteo Salvini su Twitter. "La Lega chiederà conto del comportamento del giudice siciliano in Parlamento -rende noto il leader del Carroccio- perché i tribunali sono sacri e non possono essere trasformati in sedi della sinistra. Io, venerdì, andrò all’udienza di Palermo dove rischio fino a 15 anni di carcere per aver difeso i confini e ridotto drasticamente sbarchi e tragedie in mare". "Chi ha la coscienza pulita non si fa intimidire. Ed è con questo spirito che faremo la riforma della Giustizia, con separazione delle carriere e responsabilità civile dei magistrati che sbagliano", conclude Salvini..