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Scontro Giuli-Crosetto per la conferma della progressista Christillin all'Egizio. Esplode il caso, coinvolto Delmastro

di redazione politica

Telefonata di fuoco del ministro della Difesa per il mancato confronto con i vertici di FdI. La replica di Giuli: "Ne ho parlato con Delmastro"

Museo Egizio, lo scontro Crosetto-Giuli per la riconferma di Christillin

Nuove tensioni nel governo, come se non bastassero gli scontri tra Lega e Forza Italia per le misure da inserire nella manovra finanziaria, scoppia anche il caso Evelina Christillin, riconfermata dal ministro della Cultura Giuli alla presidenza del museo Egizio di Torino per altri quattro anni. La decisione, non tanto per il nome ma per il metodo non è piaciuta al collega della Difesa Guido Crosetto e mercoledì scorso - in base a quanto risulta a Il Foglio - ci sarebbero stati "messaggi e telefonate di fuoco" tra i due. Crosetto sarebbe stato "infastidito" dalla scelta di Giuli di confermare Christillin senza che ci fosse stato "un preventivo confronto all’interno di FdI, come vuole la prassi nel caso di nomine importanti". Giuli non la prende bene, gli risponde a tono, parla di "pesantissima ingerenza", replicando di aver concordato tutto con il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.

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Il quale - riporta La Repubblica - nei giorni scorsi avrebbe contattato Giuli al ministero per segnalargli che all’Egizio si stavano avvicinando alcune scadenze importanti. "Vogliamo parlarne?", domanda. Al che il ministro della Cultura, arrivato in corsa al Collegio romano e alle prese con dossier ben più scottanti, chiede all’interlocutore se c’è qualche motivo per non rinnovare Christillin, destinata a fare le valigie a fine mese. Delmastro replica che su di lei non ci sono veti. A favore di Christillin, peraltro, si era mobilitata una cordata trasversale: il governatore Alberto Cirio, il sindaco Stefano Lo Russo, i soci fondatori del museo, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Crt, tutti d’accordo per farla restare almeno un altro anno.

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