Politica

Giuliano Pisapia vuole fare come La Pira

Giuseppe Vatinno

Ieri l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha citato nel suo empireo ideale Giorgio La Pira, il Sindaco “santo” di Firenze che una volta disse “mi devo occupare delle strade ma anche della pace”.

Occuparsi della pace” è una cosa nobile e importante ma lo deve fare chi è “istituzionalmente” “preposto a farlo e non altri soggetti perché il rischio è che per fare, mi si conceda il termine, due “lavori” non se ne fa bene nemmeno uno.

Un Sindaco infatti non deve occuparsi di “pace” ma di amministrare efficientemente la sua città o il suo paese; la “pace”, intesa in senso etico e filosofico, la si lasci alle istituzioni internazionali o a chi se ne occupa di “mestiere”, come la Chiesa.

Il sindaco, caro Pisapia - La Pira, non si deve occupare di pace ma di strade dissestate, di fontanelle, di trasporti pubblici e privati, di ambiente, di sicurezza.

Poi, come uomo politico o come privato cittadino e fuori dal tempo dedicato al suo mandato potrà occuparsi di tutto quello che vuole compresa la “pace”, ma non a spese dell’attività amministrativa.

Anzi, possiamo dire che il decadimento più che evidente delle istituzioni amministrative in tutte Italia è iniziato e perseguito proprio quando qualcuno ha sottratto tempo al pragma e lo ha regalato all’ “ideale”, nel tempo però sbagliato.

Pisapia, preso dall’alta missione, peraltro ciclica nella politica italiana, di ricostituire la sinistra, si occupi di problemi concreti e dei bisogni dei cittadini per tutto il resto, come dice una nota pubblicità, c’è Papa Francesco.