Politica

Giustizia, FdI: "Anm partito di opposizione. La riforma costituzionale va bene così e non si tocca: è stata approvata dalla Camera"

Intervista al presidente di Fratelli d'Italia della Commissione Affari Costituzionali del Senato

Di Alberto Maggi

"L'ANM non è un partito politico ma ha annunciato una campagna di opinione pubblica come se fosse un partito politico. Un problema per i giudici"


"Da quello che ho capito, il presidente Parodi è stato molto garbato nelle forme ma tranchant nella sostanza". Alberto Balboni, presidente di Fratelli d'Italia della Commissione Affari Costituzionali del Senato, intervistato da Affaritaliani.it, commenta così il percorso della riforma costituzionale della giustizia qualche giorno dopo l'incontro tra governo e ANM. "Parodi ha annunciato che i magistrati gireranno tutta l'Italia per fare iniziative pubbliche al fine di contrastare la riforma proposta dalla maggioranza. E questo crea un grosso problema. L'ANM non è un partito politico ma ha annunciato una campagna di opinione pubblica come se fosse un partito politico. Un problema per i giudici, perché se il massimo organo di rappresentanza dei magistrati si pone come soggetto politico, rischia di scardinare il principio della separazione dei poteri, con grave danno  per la democrazia e per la loro stessa legittimazione".

"Poniamo il caso che la maggioranza degli italiani approvi la riforma con il referendum, che ci sarà certamente, in che condizioni si troverà l'Associazione Nazionale Magistrati dopo aver fatto campagna contro e aver perso? Diventa un partito di opposizione e questo stravolge ogni equilibrio democratico. La Magistratura, organo indipendente, entra a gamba tesa nell'azione del Parlamento. E' normale? A mio parere tutto ciò è fuori dall'ordinamento democratico".

Dialogo impossibile dunque? Balboni risponde: "Sugli otto punti che l'ANM ha  presentato siamo aperti al confronto, ma questo esula dalla riforma in discussione, che concerne l'attuazione dell'articolo 111 della Costituzione. Il dialogo può esserci sulle norme attuative che andranno fatte con leggi ordinarie e su questo siamo aperti. Faccio un esempio. Sul sorteggio per i due Csm si può decidere insieme quale sarà la platea, perchè è impensabile che i componenti togati vengano sorteggiati tra 10mila magistrati. Andranno indicati requisiti come esperienza e capacità, un sorteggio temperato. Siamo disponibili anche a ragionare su come efficientare la giustizia, sull'edilizia giudiziaria, sul personale e sulla digitalizzazione. Del resto, questi sono tutti temi già sul tavolo da tempo del governo e del ministro Nordio". Ma la riforma costituzionale al Senato verrà approvata come alla Camera? "Come relatore sono convinto che il testo vada bene così e che non serva alcuna modifica, ma  ci saranno gli  emendamenti dei senatori e deciderà l'Aula. Per me la riforma costituzionale va bene come è stata approvata dalla Camera, sempre che non ci siano proposte migliorative che mi convincano. Per ora non ne ho viste", conclude Balboni.

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Vertice maggioranza su Giustizia: "Compatti su riforme"

Nel frattempo è in corso al ministero della Giustizia un vertice di maggioranza per fare il punto sulla riforma, ulteriori proposte ed altri provvedimenti in discussione in Parlamento per un'azione unitaria su tutto. L'intenzione - a quanto si apprende da fonti di maggioranza - sarebbe quella "di agire compatti ed evitare, riguardo ai vari provvedimenti, fughe in avanti sul tema della Giustizia, cercando di scongiurare un ulteriore innalzamento dei toni su alcuni argomenti". Tra i temi trattati potrebbe esserci la definizione dei limiti per l'uso dei trojan nelle indagini e il tetto per le intercettazioni di 45 giorni. Al vertice sono presenti i presidenti delle Commissioni Giustizia e i capigruppo di maggioranza di Camera e Senato