Politica

Governo, Conte da Draghi: ecco il testo integrale del documento M5s

Incontro Draghi-Conte, il Governo va avanti: scongiurata la crisi

Da allora sono passati oltre tre mesi e la condizione di famiglie e imprese si è aggravata. L’inflazione ha raggiunto i livelli elevati degli anni Ottanta e il problema che affligge molti cittadini non è più come arrivare a fine mese, ma come arrivare almeno a metà mese.

Ci sono cittadini e imprese che quotidianamente sono chiamati a operare scelte drammatiche: se pagare le tasse o pagare le bollette, se pagare l’affitto o pagare i fornitori.

È per questa ragione che, in un contesto così difficile per i nostri concittadini, non ci sentiamo più di rinunciare a esprimere e a far valere le nostre posizioni, in nome di una generica “responsabilità”, che di fatto rischia di coincidere con un atteggiamento remissivo e ciecamente confidente rispetto a processi decisionali di cui, purtroppo, veniamo messi al corrente solo all’ultimo.

Le abbiamo più volte rappresentato, invano, come non sia accettabile che il Consiglio dei Ministri sia relegato al ruolo di mero consesso certificatore di decisioni già prese, con provvedimenti normativi anche molto complessi che vengono portati direttamente in Consiglio o, quando va bene, con un anticipo minimo, comunque inidoneo a consentirne un’analisi adeguata.

Sono ormai mesi che non si fanno più incontri neppure con i capi-delegazione delle varie forze politiche di maggioranza per mettere a fuoco, in via preventiva, i vari nodi politici.

Non è solo questione di metodo. È una questione che incide fortemente sul merito.

L’assenza di un confronto tra le forze politiche impedisce quella sana e leale dialettica politica, che consente di prevenire i conflitti e le contraddizioni e assicura percorsi parlamentari più sicuri agli atti normativi del governo.

Signor Presidente, il Movimento 5 Stelle, che ho l’onore di rappresentare, ha il dovere di esprimere con chiarezza, di fronte ai cittadini, le proprie posizioni e di difenderle ottenendo, attraverso il confronto politico, valutazioni non pregiudiziali delle soluzioni da noi proposte.

Il senso di responsabilità verso il Paese e verso le future generazioni ci impone di rivendicare con sempre maggiore forza le nostre idee e le nostre convinzioni contro la guerra, per la pace e il disarmo espresse, da ultimo, con infinito coraggio e troppa solitudine da Papa Francesco.

Non possiamo rinunciare alle nostre idee e convinzioni sul disagio sociale, che impone un sostegno agli ultimi e la lotta alla povertà, in un momento in cui aumentano le distanze tra il privilegio e il disagio, tra il lusso e l’indigenza.

Non possiamo rinunciare alle nostre idee e convinzioni per l’affermazione di una cultura integralmente ecologica e per una crescita che sia compatibile e funzionale alla difesa e alla valorizzazione degli equilibri degli eco-sistemi.