Politica
Governo crisi? C'è già la data delle elezioni anticipate. Ecco quando
Governo M5S-Lega in crisi? Contatti tra i partiti di maggioranza e opposizione e il Quirinale per la data delle elezioni anticipate
Commentando gli ultimi arresti di oggi, tra cui quello del sindaco leghista di Legnano, Luigi Di Maio attacca a testa bassa: "La scelta è tra noi è la nuova Tangentopoli". Beppe Grillo rincara la dose: "Mandarei Salvini a calci a fare il suo lavoro al Viminale". La Lega risponde rilanciando il Decreto Sicurezza bis in Cdm prima delle Europee, accelerando sull'autonomia e chiedendo ai partner di governo di finirla con gli attacchi e gli insulti. Solo bagarre elettorale? La tensione rientrerà dopo il 26 maggio a urne chiuse?
La risposta, al momento, è nì. Sia i 5 Stelle sia la Lega sanno perfettamente che non ci sono alternative a questo esecutivo e a questa maggioranza e sanno che un loro fallimento porterebbe dritti verso le elezioni anticipate. Fonti qualificate di entrambe le formazioni politiche affermano che non ci sia l'intenzione di rompere a tutti i costi e che non stanno cercando l'incidente per provocare la crisi. Fatto sta che tanto dai pentastellati quanto dai leghisti si sottolinea come l'escalation degli ultimi giorni sia "insostenibile" e, se la situazione non dovesse cambiare dopo il voto, andare avanti "sarebbe quasi impossibile". "La Lega flirta con Berlusconi, non si coordina con noi e non risponde alle nostre richieste su conflitto di interessi e salario minimo", spiegano dal M5S. "I 5 Stelle sembrano come quelli del Pd. Rinnegano il contratto sull'autonomia e cercano ogni scusa per partire all'attacco", ribattono dal Carroccio.
L'impressione è che rispetto a qualche settimana fa si sia rotto il rapporto di fiducia, in primis tra i due vicepremier che, spiegano le fonti, sono ormai giorni che non si sentono al telefono e non si mandano nemmeno un sms. Non sono più le seconde linee a picchirsi su agenzie di stampa e giornali, con i leader pronti a ricucire, stavolta sono Di Maio e Salvini a darsele di santa ragione. Le opposizioni, ovviamente, parlano di governo che non c'è più e di crisi di fatto già aperta.
A questo punto gli occhi sono puntati sul Consiglio dei ministri del 20 maggio con la lite sul Dl Sicurezza bis, che la Lega vuole discutere e i 5 Stelle rinviare. Se in quella sede ci fosse anche un primo accenno di chiarimento potrebbero costruirsi le basi - seppur con mille se e ma - per un vertice risolutivo delle tensioni da tenersi tra fine maggio e inizio giugno a risultati delle Europee acquisiti e archiviati. Le fonti di entrambi i partiti spiegano come il prossimo Cdm del 20 sia "l'ultima occasione" per evitare che la situazione precipiti. Ma c'è anche un piano B. Fonti sia di maggioranza che di opposizione, intesa come Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d'Italia, avrebbero già iniziato a ragionare sull'ipotesi di elezioni politiche anticipate qualora il clima nella maggioranza non si rasserenasse.
In tal senso ci sarebbero già stati contatti informali con ambienti del Quirinale per mettere a punto una sorta di road map in caso di crisi. La preoccupazione del Colle, consapevole che in Parlamento non ci sono i numeri per un altro esecutivo, è soprattutto per la prossima Legge di Bilancio e quindi il calendario in questo caso è fondamentale. Le eventuali elezioni politiche dovranno necessariamente tenersi non troppo tardi per consentire al futuro governo che uscirà dalle urne di preparare la Finanziaria del 2020 scongiurando così l'esercizio provissorio e il conseguente aumento dell'Iva.
La data sulla quale - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - si sarebbero trovati d'accordo in linea di massima i partiti di maggioranza e opposizione è quella di domenica 15 settembre, in modo da avere un nuovo governo in carica da novembre. Scenari, ipotesi e riunioni segrete per non farsi trovare impreparati nel caso in cui lo scontro Di Maio-Salvini non fosse ricomponibile.