Politica
Governo, la Lega perde sul coprifuoco e vince sugli indennizzi
Il ruolo di Giorgetti, i motivi di Draghi... Dietro le quinte
Sulle riaperture e sul coprifuoco vince la linea della prudenza. La linea del Pd e del ministro della Salute Roberto Speranza. Tutto immutato fino a lunedì 24 maggio e nessuna novità dal 17 come invece veniva ipotizzato fino a pochi giorni fa. Alla fine - spiegano fonti di governo - il premier Mario Draghi ha scelto la strada della cautela per due motivi: il primo è sanitario e riguarda il timore di una seconda ondata in autunno, considerando che ancora non è chiaro quanti mesi duri la copertura dei vaccini; il secondo è economico. Francia e Germania non hanno seguito la linea soft della Spagna e sono estremamente prudenti e il presidente del Consiglio ha deciso di allinearsi a Parigi e Berlino dopo aver letto report economici provenienti anche dal Regno Unito e dagli Usa che suggeriscono di procedere con prudenza onde evitare passi falsi e contraccolpi pesantissimi per il sistema economico dopo l'estate.
Formalmente, dunque, Matteo Salvini e la Lega sono usciti sconfitti da questa partita: nulla cambia da lunedì 17 e soprattutto non ci sarà l'abolizione del coprifuoco, ma soltanto uno spostamento probabilmente di un'ora alle 23. Ma, come spiegano fonti qualificate sia del Carroccio sia del Pd, grazie alla mediazione e al lavoro del ministro Giancarlo Giorgetti, che ha chiesto a Salvini di non sparare contro la linea della cautela sulle riaperture decisa da Palazzo Chigi, la Lega si prepara a ottenere una contropartita sul prossimo Decreto Sostegni, il bis, in arrivo la prossima settimana. "Molte delle richieste dei ministri e dei rappresentanti leghisti sono state accolte", spiega una fonte che sta lavorando direttamente alla preparazione del provvedimento economico.
In sostanza, nei nuovi indennizzi per le categorie e le aziende, Partite Iva in testa, maggiormente colpiti dalle restrizioni, giocheranno un ruolo determinante nel calcolo i costi fissi (novità rispetto ai ristori dell'epoca Conte) e il confronto della perdita sul totale del fatturato realizzato nell'intero 2020. Due elementi molto importanti soprattutto per piccoli imprenditori, artigiani e commercianti, ovvero la pancia del bacino elettorale del Carroccio. Non solo. Malgrado le resistenze del ministro dell'Economia Daniele Franco, sul tema delle cartelle esattoriali - spiegano altre fonti della maggioranza - "ci sarà un ulteriore intervento nella direzione delle richieste della Lega", ovvero il saldo e stralcio e la dilazione dei pagamenti e non soltanto i continui rinvii di mese in mese. Insomma, la Lega incassa il colpo su riaperture e coprifuoco, ma si prende la rivincita sulle misure economiche e sui nuovi indennizzi.