Politica
Governo Lega-M5S, all'Economia Giovanni Tria. Verso l'accordo Lega-M5S
Governo Lega-M5S, per il ministero dell'Economia, al posto di Paolo Savona, spunta il nome di Giovanni Tria
Governo Lega-M5S. Il professor Giuseppe Conte si è aggiunto alla riunione con Di Maio e Salvini alla Camera. Per il ministero dell'Economia, al posto di Paolo Savona, spunta il nome di Giovanni
ECCO CHI E' GIOVANNI TRIA - Tria è presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Docente di Economia Politica, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Direttore del CEIS (Centre for Economic and International Studies), Università di Roma Tor Vergata; Direttore Master di II livello in Economia dello sviluppo e Cooperazione Internazionale presso la Facoltà di economia – Università di Roma Tor Vergata. Insegna Macroeconomia ed Economia dello Sviluppo alla Facoltà di Economia dell’Università di Tor Vergata. Ha trascorso periodi di ricerca alla Columbia University, Beijing University, Simon Fraser University (Vancouver). Tra i temi di ricerca più recenti vi è l’economia della giustizia e del crimine ed il ruolo delle istituzioni nell’economia, produttività nei servizi e crescita, migrazioni internazionali e sviluppo, federalismo fiscale. Nell’ambito dell’interesse per i problemi del sottosviluppo ha svolto attività di consulenza per la Banca Mondiale e la Cooperazione italiana ed è stato delegato italiano al Consiglio d’amministrazione dell’ILO (International Labour Office). |
Tria, presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione e professore ordinario di economia politica all'università di Tor Vergata. E' quanto riferiscono fonti parlamentari che stanno portando avanti la trattativa sul governo.
Nel tardo pomeriggio Giuseppe Conte, candidato premier del Movimento 5 stelle e della Lega, è arrivato a Montecitorio. Nel frattempo continuano gli incontri fra Matteo Salvini e Luigi Di Maio a Montecitorio. Ma stavolta potrebbe essere decisivo per la nascita o il fallimento del governo gialloverde. Da stamattina si susseguono incontri, telefonate, segnali. Ma restano molti nodi da sciogliere nella trattativa. L'ultimo in ordine di tempo riguarda la presenza di Fratelli d'Italia nella squadra. Perché su questo c'è uno scontro, con resistenze da parte dei 5Stelle. Ma non si tratta dell'unico problema. Tra gli altri, l'immancabile caso Savona.
Uno dei nodi - a parte il caso Savona - è appunto quello della presenza di Fratelli d'Italia nel governo. In mattinata, alla Camera, il parlamentare M5S Carlo Sibilia ha detto: "Se si sta al contratto, la discussione è aperta a tutti e nel governo può stare anche Fratelli d'Italia". Ma su questo è scontro nel Movimento. Elena Fattori, già voce critica in passato dentro il Movimento, scrive su Fb: "Il governo del cambiamento deve esser basato sulle due forze politiche scelte a gran voce dagli italiani, sennò non cambia niente". La presa di posizione di Sibilia viene definita "assolutamente personale". C'è una forte resistenza da parte di un'ala 5 Stelle. E alla fine i vertici fanno sapere che una simile proposta, da parte di Salvini, sarebbe considerata una scusa per far saltare ancora il tavolo. Ma in realtà anche nel Movimento ci sono divisioni.
La trattativa è ripresa in queste ore sull'ennesima proposta di Di Maio. Ovvero: un esecutivo guidato dal professore Giuseppe Conte con Paolo Savona non più all'Economia. C'è chi ipotizza un suo spostamento agli Esteri, chi alle Politiche comunitarie. Chi parla di un passo indietro. La risposta dovrebbe arrivare entro la giornata di oggi. Nelle ultime ore, il professore avrebbe fatto sapere di non essere interessato a un ministero qualsiasi. Insomma, non accetterebbe uno spostamento ma preferirebbe il passo indietro.
L'accelerazione è scattata stamattina con la notizia che Matteo Salvini aveva annullato gli appuntamenti elettorali in Lombardia per tornare in aereo a Roma. Era il segnale. Ed è scattata l'attesa per l'incontro con Luigi Di Maio. Prima del capo politico M5S, il segretario del Carroccio ha incontrato la leader di Fdi Giorgia Meloni che ha annullato gli impegni elettorali in Puglia. In mattinata si era diffusa anche la voce di una lezione saltata a Firenze da parte di Giuseppe Conte. Facendo pensare alla sua presenza a un vertice nella capitale. Ma il professore è solo arrivato in ritardo all'università. E ai giornalisti, che l'aspettavano ha parlato di Europa e di euro: "Mai messa in discussione la presenza dell'Italia nel sistema europeo". Poi è effettivamente tornato a Roma. Intanto, sempre in mattinata, Mattarella ha incontrato il presidente del Senato e ha sentito quello della Camera.