Politica

Governo, LeU apre nonostante Salvini. E dai renziani un sì senza condizioni

Via libera da Europeisti-Maie e dal Centro democratico

Secondo giorno di consultazioni del premier incaricato Mario Draghi.

ITALIA VIVA - "Con Matteo Renzi abbiamo espresso il totale sostegno di Iv all'impianto di programma e alle scelte che Draghi porterà avanti, con grande attenzione al piano vaccinale che va rafforzato rapidamente con attenzione al mondo della scuola", ha detto Teresa Bellanova di Iv al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. Bellanova ha definito quello con Draghi come "un incontro molto positivo. Ci ha illustrato punti del programma da noi fortemente condivisi a partire dall'europeismo e dal forte ancoramento all'atlantismo e fino alla grande sostenibilità ambientale. In questi punti fondamentali c'è grande interesse ed attenzione alla fiducia da rafforzare nel Paese. I Cantieri, la creazione di opere utili per il Paese, di posti di lavoro, un forte sostegno al turismo e alle attività produttive, niente finanziamenti a pioggia ma incentivi in modo duraturo", ha concluso. "Ci sentiamo come chi sente di rispondere a un appello importante di Mattarella che tiene conto delle condizioni del Paese che ha bisogno che il meglio delle forze parlamentari e sociali siano impegnati a costruire un futuro", ha risposto Bellanova a chi le chiede come ci si senta a stare nella stessa maggioranza con la Lega. "Il programma di Draghi ci vede assolutamente convinti nel sostegno: punta su questioni su cui battiamo da tempo. Bisogna partire dai temi e non dalle persone", ha concluso.

LEU - "Abbiamo riconfermato a Draghi la nostra disponibilità ad accogliere l'appello del presidente Mattarella e procedere alla interlocuzione nei modi che lui ritienga", ha detto Federico Fornaro di Leu al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi, sostenendo che si è trattato di "un incontro solo programmatico". "Abbiamo apprezzamento per le sue valutazioni positive sulla gestione della pandemia e crediamo che l'obiettivo da perseguire sia quello del principio di precauzione con la sanità al primo posto", ha concluso. "Il nostro auspicio è che le tre forze dell'alleanza, M5S, Pd e Leu, possano concordare un atteggiamento univoco sul costituendo governo Draghi. Come credo che varrà per tutti i gruppi parlamentari, ci riserveremo di dare una valutazione complessiva dopo che il presidente incaricato avrà fatto le ulteriori fasi". "Non abbiamo discusso di ministri. La scelta della squadra di govertno resta totalmente in capo al presidente incaricato". "Il nostro auspicio è che avendo condiviso con chi ha sostenuto lealmente il governo uscente si possa proseguire l'esperienza di programma e di alleanze ed avere un atteggiamento univoco verso il governo", ha detto ancora. 

"Draghi ha detto che le grandi opere infrastrutturali debbono essere giudicate e fatte sulla base dele ricadute occupazionali ed ambientali", ha spiegato De Petris. "Riteniamo opportuno che ci sia, dopo la presentazione accurata del programma, un processo di confronto e condivisione" con Pd e M5S, "perché pensiamo che anche per il futuro questa sia un'alleanza strategica per il Paese". Lo ha detto la senatrice di Leu, Loredana De Petris, dopo l'incontro con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi Poco prima il collega di partito, Federico Fornaro, aveva auspicato "un atteggiamento univoco sul costituendo governo Draghi". "Il nostro è un auspicio, in questi giorni molto complicati abbiamo chiesto fra i primi un confronto con quella che riteniamo un'alleanza strategica, è fondamentale - ha chiarito De Petris -. C'è il rispetto delle posizioni di tutti, come ci deve essere rispetto per la nostra. Ma è importante mantenere alto il confronto sui temi e le scelte finali, sapendo che ogni forza ha la sua autonomia".  

EUROPEISTI - MAIE - CENTRO DEMOCRATICO DEL SENATO - "Condividiamo gli obiettivi certamente europeisti del governo che vogliamo davvero raggiunga il risultato. Siamo nati da un appello di Mattarella ai costruttori. Siamo davvero lieti che il 90% del Parlamento è diventato europeista e costruttore...", ha detto Ricardo Merlo del Maie. "Abbiamo parlato con Draghi delle politiche per gli italiani all'estero", ha concluso. Per Andrea Causin "Draghi traccia il profilio di un Paese che inizia a fare investimenti in modo coerente e sapiente in modo che il settore pubblico possa trainare l'impresa". 

"L'europeismo è una chiave di lettura di questo governo che si sta formando - ha detto il senatore Gregorio De Falco di Europeisti-Maie-Centro democratico- , un europeismo in chiave diversa dal passato: è necessario un europeismo federalista, che tenga conto del percorso fatto, degli errori. Bisogna rendere strutturali, questo ci ha detto il presidente del Consiglio incaricato, la capacità dell'Europa di essere un soggetto economico politico unitario, la necessità di creare un bilancio europeo attraverso il quale mutualizzare il ricorso al Recovery Fund". "Non dobbiamo ritornare al passato, all'austerity e al 3% - ha aggiunto -, dobbiamo andare avanti. È una prospettiva di grande cambiamento. Per quanto riguarda l'atlantismo, il multilateralismo, un rifasamento come si dice in termini nautici. Nessun Paese può avere l'arroganza, la presunzione di poter stabilire unilateralmemte rapporti con la Cina e la Russia. Poi c'è l'ambientalismo, visto non più come freno e limite ma come obiettivo e occasione di sviluppo, anche attraverso la transizione energetica".