Politica
Governo, Meloni avvisa Lega e Fi: "Sottosegretari? Via gli impresentabili"
La premier irritata dagli alleati, vuole più donne in squadra. Proteste per il no all'azzurro Mangialavori. In serata la squadra definitiva
Governo, Meloni irritata con Berlusconi e Salvini per i nomi proposti
Giorgia Meloni vuole chiudere la pratica sottosegretari e viceministri entro questa sera. Ma la premier deve fare i conti con gli alleati, Fi e Lega stanno facendo irritare la presidente del Consiglio per i nomi che cercano di imporre da inserire nella squadra di governo. La trincea di Forza Italia, ala ronzulliana, - si legge su Repubblica - a difesa del posto da sottosegretario per il calabrese Giuseppe Mangialavori ha irritato non poco Meloni. La premier ieri ha scorso il rullo delle agenzie, con una batteria di dichiarazioni azzurre tutte dello stesso tenore: Mangialavori non si tocca. A quel punto ha deciso: Mangialavori nella squadra di sottogoverno non ci sarà. Non solo perché il deputato forzista è citato, pur non indagato, in un’inchiesta di ‘ndrangheta, ma anche perché Meloni ha visto nella levata di scudi del partito di Berlusconi la riproposizione dello «schema Ronzulli». Cioè il tentativo di imporre un nome non gradito, a tutti i costi.
Forza Italia, - prosegue Repubblica - rinunciando a Mangialavori, dovrebbe ottenere 3 vice-ministri: Francesco Paolo Sisto alla Giustizia, Valentino Valentini al Mise, Paolo Barelli agli Interni. Gli altri nomi azzurri sono Alberto Barachini all’Editoria, Matteo Perego alla Difesa, Matilde Siracusano al Sud, Deborah Bergamini ai Rapporti col Parlamento, forse Sandra Savino al Mef se Francesco Battistoni, vicino a Tajani, non la spuntasse sull’Agricoltura. In casa Lega, capito che Mangialavori è saltato, Matteo Salvini avrebbe rinunciato ad Armando Siri, ottenendo però la conferma di Edoardo Rixi alle Infrastrutture. Sono dati per sicuri Nicola Molteni agli Interni, Claudio Durigon al Lavoro, Lucia Borgonzoni alla Cultura, Federico Freni al Mef, Vannia Gava all’Ambiente. In lizza anche Giuseppina Castiello per il Sud, Andrea Ostellari alla Giustizia, Paolo Arrigoni all’Energia, Mario Lolini o Vincenzo Pepe. Uno tra Massimo Bitonci e Alberto Bagnai potrebbe avere una delega a Palazzo Chigi. Meloni punta sulle donne, almeno 5 o 6 verranno nominate da Fdi.