Politica

Governo: FdI, Lega, Forza Italia. Quanti e quali ministri. I nomi. Esclusivo

Di Alberto Maggi

Il 20/21 può nascere il Governo. Lega: crescono le chance per Salvini all'Interno, Bizzotto la "quota rosa" del Carroccio

Ovviamente la squadra di governo e le presidenze di Camera e Senato si legano a stretto giro. E nella Lega, come spiegano fonti qualificate, vale la norma che chi è stato ministro con Draghi sarà fuori dal governo Meloni. Ecco che salgono moltissimo le quotazioni di Giancarlo Giorgetti presidente della Camera, soluzione gradita a tutto il Centrodestra e apprezzata anche dal Terzo Polo e da una parte del Pd. Non solo, Salvini non avrebbe più una figura ingombrante al governo che spesso, stando almeno ai resoconti parlamentari, non è stato in linea con le posizioni del segretario del Carroccio.

Per la presidenza del Senato il nome che si fa con sempre maggiore insistenza è quello del co-fondatore di FdI Ignazio La Russa. La poltrona di Montecitorio vale però un ministero e quindi alla Lega non ne andrebbero quattro, come a Forza Italia, ma tre. E per il terzo serve una donna, visto che Meloni tiene tantissimo alla presenza femminile nell'esecutivo. Il dicastero è ovviamente quello degli Affari regionali per l'attuazione dell'autonomia e in questo caso l'esponente non può che essere veneta. Ma non Erika Stefani, essendo stata ministra con Draghi.

Secondo fonti leghiste, il nome dovrebbe essere quello dell'europarlamentare appena eletta al Senato Mara Bizzotto, vicinissima al presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Si tratta anche di una risposta alla nascita dei cosiddetti "comitati del Nord" fondati da Umberto Bossi come corrente interna a Via Bellerio. La Lega dovrà quasi certamente rinunciare alle Infrastrutture e alla Giustizia (in pole position Carlo Nordio), dove comunque Edoardo Rixi e Giulia Bongiorno potrebbero diventare vice-ministri. Altro nome leghista importante come vice-ministro, in questo caso all'Economia, è quello dell'esperto di fisco Alberto Gusmeroli. Salvini poi vuole recuperare anche due non eletti importanti, Armando Siri (padre della Flat Tax) e Lorenzo Viviani, responsabile nazionale del dipartimento pesca.

Per quanto concerne Fratelli d'Italia l'unica certezza è che Francesco Lollobrigida resterà capogruppo alla Camera, ruolo chiave per la tenuta della stessa maggioranza. A FdI, o a tecnici meloniani, andranno i ministeri economici e in particolare il Mef, in corsa Maurizio Leo (se non come ministro, sicuramente vice magari di Fabio Panetta) e il Mise (Sviluppo economico). Altro ruolo che FdI avrà, quasi certamente con Adolfo Urso, è quello di ministro per i Rapporti con il Parlamento, altra funzionale fondamentale per la premier in pectore. Giovanbattista Fazzolari è in corsa per il ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, mentre alla Difesa dovrebbe andare Guido Crosetto.

Per Forza Italia Antonio Tajani è in pole position come ministro degli Esteri, considerando che è vicepresidente del PPE, ma se alla Farnesina andasse la tecnica Elisabetta Belloni per il numero due azzurro sarebbe pronto un altro dicastero di peso come la Salute. Forza Italia è più indietro rispetto alla Lega nella definizione delle persone per il governo, ma molto probabilmente due donne saranno in squadra: Licia Ronzulli (ipotesi Pari opportunità) e Anna Maria Bernini (ipotesi Istruzione). Anche Alessandro Cattaneo potrebbe rientrare nella compagine.