Politica

Grillo "sbologna" gli ultraottantenni: "Mandiamoli tutti su un'isola lontana"

Di Redazione Cronache

"Viviamo in un Paese prevalentemente governato da ultrasettantenni. Mandiamo i più anziani su un'isola lontana"

La provocazione di Grillo: "Mandiamo gli ultraottantenni su un'isola"

"Potremmo trasferirli in un’isola nei Mari del Sud, con sigari in abbondanza, dove giornali speciali, sotto stretta censura, rappresenterebbero un mondo decaduto, senza speranza di miglioramento". Beppe Grillo parla così degli ultraottantenni. Come riporta il Corriere della Sera, il garante Cinque Stelle — in un post a sua firma sul suo blog intitolato L’agonia dell’immortalità — parla della capacità dei medici di «prolungare la durata della vita senza però estendere la durata dell’abilità umana»".

E commenta: «Le conseguenze negative di questa svista nello sviluppo scientifico sono già chiare. Viviamo in un Paese prevalentemente governato da ultrasettantenni». Prosegue: «Tra cento anni, è probabile che la maggioranza delle persone superi gli ottant’anni, conservando posti di potere e resistendo al desiderio di cedere il passo ai più giovani. Cosa possiamo fare? Jonathan Swift, prevedendo il pericolo, suggerì che a ottant’anni un individuo dovrebbe essere considerato sospetto di eccessiva longevità e privato di voto e proprietà. Benché ammirevole, tale suggerimento potrebbe essere politicamente impraticabile, dato il controllo che gli anziani esercitano sul potere". 

Ed ecco la proposta: "Una volta privati del potere, potrebbero ricevere benevolenza e attenzioni: potremmo trasferirli in un’isola nei Mari del Sud, con sigari in abbondanza, dove giornali speciali, sotto stretta censura, rappresenterebbero un mondo decaduto, senza speranza di miglioramento".